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Lifestyle

In vacanza tra panorami mozzafiato, prima che sia troppo tardi

Chi ha detto che un bel viaggio si può fare solo in estate? Meglio, anzi, concedersi qualche giorno di ferie nella stagione fredda o in primavera, per godersi mete indimenticabili a rischio d’estinzione

State pensando di concedervi una fuga dalla routine fuori stagione, per evitare la folla agostana? O ancora a un bel viaggio last minute per le vacanze di Natale o Capodanno? Potrebbe essere l’occasione ideale per visitare uno dei numerosi e bellissimi luoghi che stanno per… scomparire. Scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari e alterazione del ph degli oceani, tornado sempre più frequenti, torrenziali e imprevedibili, i cambiamenti climatici e l’azione umana stanno rapidamente cambiando il volto del nostro pianeta. Le attuali generazioni potranno quindi essere le ultime a poter vedere dal vivo alcuni dei luoghi più belli della Terra, purtroppo destinati, a brevissimo o a più lungo termine, all’estinzione. Meglio allora non perdere tempo, e sceglierne subito uno per farne la meta della propria fuga d’inverno, o di primavera, a seconda dei tempi organizzativi indispensabili e, naturalmente, del clima.

DAI GHIACCI AI PARADISI TROPICALI. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, seguendo questa filosofia la scelta della meta non sarà affatto limitata. Tra ghiacci perenni in scioglimento, fauna in via d’estinzione, desertificazione, e isole che rischiano di essere sommerse c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Basti solo pensare che l’agenzia pubblicitaria danese Co+ ha potuto dar vita al progetto di sensibilizzazione 100 Places to Remember Before They Disappear (100 luoghi da ricordare prima che scompaiano): basandosi sui rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ha raccolto alcuni tra i migliori fotografi del mondo per documentare, in 100 fotografie, altrettanti luoghi spettacolari a rischio scomparsa o comunque messi seriamente in pericolo dai cambiamenti climatici. Ne sono nati libri, mostre, gadget, eventi e un sito Internet (www.100places.com) da spulciare con calma per trarre ispirazione: mette a disposizione una comoda cartina del mondo con, in evidenza, tutte le mete a rischio con informazioni specifiche per ciascuna e, ovviamente, le relative immagini.

NON SOLO VIAGGI AVVENTURA. Dunque non ci sono scuse, la varietà di luoghi a disposizione lascia ampia scelta sia sul tipo di vacanza che sulla durata del viaggio. Inevitabilmente la lista di opzioni contiene alcune mete “estreme”, come il Deserto del Kalahari in Namibia o la vetta del Monte Kilimanjiaro al confine tra Kenya e Tanzania – nel ‘900 ha perso l’80% del suo ghiacciaio – o ancora il Sagarmatha National Park sull’Himalaya, in Nepal, la famosissima Foresta Amazzonica, fino aighiacci del Polo Nord e del Polo Sud minacciati dal riscaldamento terrestre. Ma se è il relax quello che cercate, l’elenco comprende diversi luoghi che fanno proprio al caso vostro: le Maldive, le Hawaii, le isole Salomone, l’isola di Vanatu (Tonga) e Tuvalu, così come il mar dei Caraibi, le Komodo Island in Indonesia, la spiaggia brasiliana di Recife e la grande barriera corallina in Australia. Quasi tutti luoghi messi in pericolo dall’innalzamento dei mari. Meta di benessere, oltre che di riposo, sono poi le località turistiche sul Mar Morto. Il lago salato più famoso del mondo, è anche una delle località più a rischio: il livello delle sue acque, incastonate tra Giordania, Israele e Palestina, negli ultimi 40 anni è sceso di ben 25 metri, e ora continua a calare di circa un metro all’anno. A meno che non vengano presi prontamente provvedimenti, non ci vorrà molto perché si prosciughi del tutto. Infine, benché le bellezze naturali siano quelle più minacciate, all’appello non mancano nemmeno città e altre opere del lavoro umano. In molti, nel mondo, si chiedono quanto a lungo Venezia riuscirà a resistere all’innalzamento del livello delle acque, ma anche a Kyoto, la vecchia capitale del Giappone, le antiche residenze Machiya, case di legno del periodo Edo (1600-1800), sono già sotto osservazione del World Monuments Fund, perché messe in pericolo dal dilagare delle costruzioni moderne.

EQUIPAGGIAMENTI SPECIALIQuando si scelgono vacanze “estreme”, in luoghi dal clima inospitale, gli operatori di viaggio spesso forniscono direttamente l’equipaggiamento necessario e, in caso contrario, danno indicazioni precise su quanto è indispensabile avere con sé. In ogni modo, meglio farsene un’idea già prima di stabilire la propria destinazione

NEL REGNO DEL GHIACCIO

IN MARCIA NEL DESERTO

TEMPERATURE ESTREME. Prima di partire informatevi sulle condizione meteo cui andrete incontro. Se, infatti, alcuni paradisi tropicali godono di temperature miti e bel tempo più o meno tutto l’anno, ci sono panorami in via d’estinzione che vi esporranno a climi decisamente meno favorevoli. Per esempio, se meditate una spedizione tra i ghiacci, tenete conto che nel periodo invernale al Polo Nord le temperature oscillano tra i -25°C e i -40°C e al Polo Sud si aggirano tra i -40°C e i -80°C a seconda delle zone. E anche nel periodo estivo, se nell’Artico si sale tra i -10°C e i 10°C (in alcune zone si toccano anche i 30°C), in zona Antartica raramente le temperature salgono al di sopra dei -20°C. Nei deserti, invece, al caldo torrido del giorno si alternano notti molto rigide.

A chi rivolgersi per un viaggio speciale:

www.4winds.it

www.azalai.info

www.azonzotravel.com

www.explorandoviaggi.it

www.focus-italia.com

www.kel12.com

www.sirdar.it

www.terrepolari.com

www.tours.it

www.travelrevolution.com

www.tucanoviaggi.com

www.viaggidellelefante.it

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CALDO ECCESSIVO. Il ghiacciaio del Kilimanjiaro, monte più alto dell’Africa, probabilmente scomparirà entro il 2020 - Gli altri luoghi a rischio estinzione