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Foto Marvellini, eroi d’antan

Ironiche, pittoresche, senza dubbio originali: sono le opere dell’Archivio Marvellini, un perfetto mix tra foto d’epoca e tecniche digitali che giocano con l’assurdo per un risultato che lascia senza parole

Non ci sono parole per definire lo stile di queste foto, ma c’è un luogo: «Una valle perturbante». La risposta, data direttamente da Andrea e Carlo Marvellini, vi lascia spiazzati? Bene, è l’obiettivo di questa coppia di stravaganti artisti milanesi ed è probabilmente la stessa sensazione che potreste avvertire osservando un’ammiccante Catwoman di metà Ottocento, un’antica foto di Goldrake che suona la fisarmonica o di un Batman troppo avanti con l’età. Quelle che vedete in questo articolo sono solo alcune delle opere che compongono il grande archivio curato da due amici di lunga data, che ormai da qualche anno hanno adottato il cognome del loro progetto artistico, in cui impersonano gli eredi di una fantomatica famiglia di fotografi milanesi di primo Ottocento. I Marvellini, per l’appunto.

La nascita del progetto artistico

Il progetto ha un che di ironico e, di primo acchito, si potrebbe bollare come fin troppo scanzonato, ma l’obiettivo dei due creativi è più profondo, si oserebbe dire romantico: queste perturbanti immagini, montate su cornici d’antiquariato, rappresentano un tributo alla storia della fotografia, in particolare al ritratto. «I nostri lavori», spiega Andrea, specializzato nell’installazione, «giocano con l’assurdo, celebrano le tecniche passate, raffigurano antenati credibili e fedeli post-mortem dei miti della cultura pop, di eroi dei fumetti, di personaggi teatrali e cinematografici». Si tratta di reperti credibili, che invitano l’osservatore a essere consapevole di ciò che sta guardando, di come le immagini, in genere, per loro natura, scatenino e diano forma alle emozioni e alla comprensione del mondo. «Cerchiamo di realizzare», aggiunge Carlo, di professione fotografo, «opere di immediato e potente impatto proprio per fare riflettere lo spettatore sui motivi di questo suo disorientamento».

La Milano anni ’80 alla base delle Foto Marvellini

Ma come nasce un Marvellini? Questi ritratti dell’assurdo, che mixano antiche tecniche artigianali con le più recenti tecniche di Photoshop, hanno un minimo comun denominatore: quella cultura che ha segnato l’adolescenza dei due creativi, ormai “pluri-ventenni”. «La Milano degli anni ‘80», ricorda Andrea, «quella della cultura televisiva di massa, dei sogni pubblicizzati come facili da realizzare, quella di Elio Fiorucci e Keith Haring, dei cartoni giapponesi e dei primi fast-food, rapiva i ragazzini di provincia come noi e oggi non rinneghiamo il segno indelebile che ci ha lasciato». La posa del personaggio protagonista nelle opere Marvellini – che sia l’eroe di un fumetto, di un film o una Maschera della tradizione popolare – si ispira sempre a foto d’epoca originali, mentre i fondali, gli abiti e gli accessori vengono inseriti successivamente con scatti in studio fotografico. Il nuovo si fonde digitalmente con l’antico, viene poi stampato (per i più preziosi “Fine Art” si utilizza ancora la camera oscura) e montato dietro vetro antiriflesso in una cornice d’epoca dedicata. Cornice che, oltre ad amplificare l’effetto della “bugia”, è parte integrante dell’opera ed è il frutto di lunghe e attente ricerche. A volte conquistano a tal punto il pubblico che c’è chi chiede di acquistarla senza la foto. «Una richiesta che ci ha depresso come creativi, ma consolato come ricercatori di pezzi antichi», ammette Andrea, che ricorda come a volte sia la foto ad adattarsi al suo supporto e non viceversa.

Dove trovare le Foto Marvellini? E i costi?

Come capita per alcuni celebri street artist, questi scatti senza tempo si possono trovare sia nelle gallerie d’arte di tutto il mondo che in un banchetto del mercato. Fino all’11 settembre scorso, erano presenti sul lungomare di Calais (Francia), ma capita spesso che gli stessi “Marvellini brothers”, che hanno appena arredato un albergo di lusso a Londra con le loro opere, allestiscano anche un banchetto e bauli vintage in occasione di eventi alternativi a Milano (foyer di teatri, manifestazioni culturali e di design), dove vendere le collezioni “ReadyToHang”, una serie di lavori accessibili a tutti, in cui poter trovare anche la più recente serie dedicata ai selfie d’epoca. Più difficile mettere le mani sui già citati Fine Art, pezzi a tiratura limitata, che richiedono una lavorazione e un esborso più consistente («ma non più di un servizio matrimoniale di periferia», tengono a sottolineare i due “fratelli in affari”). Di questa serie fa parte anche il recente album dedicato ai funerali solenni di Batman. Che, effettivamente, dalle foto che potete vedere qui sopra, iniziava ad avere una certa età…

Credits Images:

Alcuni dei ritratti realizzati dai fratelli Marvellini (le dimensioni non sono fedeli alle opere originali)