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Divo Nerone infiamma Roma

Cresce l’attesa per quello che si preannuncia come il più grande musical della storia italiana, ricco di eccellenze e premi Oscar, in programma in una location unica al mondo

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Una location d’eccezione, l’ex Vigna Barberini sul Colle Palatino di Roma, un’opera completamente originale che può già vantare ben otto premi Oscar dietro le quinte e che punta anche a restaurare uno dei luoghi più ammirati della Capitale. Le premesse ci sono tutte perché il musical Divo Nerone – Opera rock diventi un successo di portata internazionale. E lo spettacolo, in programma dal 7 giugno* al 10 settembre, ha già compiuto un mezzo miracolo: ministero dei Beni culturali, Sovrintendenza dell’area archeologica di Roma, Comune e Regione Lazio uniti per sostenere un’iniziativa che, secondo le previsioni, farà da volano turistico alle bellezze della Città Eterna. «Non mi era mai capitato che un progetto unisse gli interessi di tante istituzioni», ammette Cristian Casella, socio di Artisti Associati & Partners che ha deciso di produrre il musical ideato dal celebre paroliere e autore Franco Migliacci. «La storia di Divo Nerone coincide con la nascita di una canzone, da tempo nella testa di Migliacci che con quest’opera rivela diversi spunti autobiografici della sua vita», spiega Casella che sottolinea la forza del “brand” Nerone: «È il personaggio della storia romana più conosciuto al mondo – lo evidenziano ricerche di marketing che abbiamo portato avanti per oltre due anni – un imperatore visionario, uno spirito artistico, una celebrità paragonabile alle rockstar dei nostri giorni».

Uno spettacolo itinerante, capace di vivere tutto l’anno nei teatri della Capitale, ma di essere anche esportato all’estero, seguendo il modello di successo del Cirque du Soleil. È il progetto di Artisti Associati & Partners per Divo Nerone – Opera rock, in programma sì dal 7 giugno al 10 settembre nella Domus Aurea, ma che dovrebbe prevedere anche una sessione invernale nei più grandi teatri romani. Se saranno definiti anche alcuni accordi con partner internazionali, l’idea è quella di realizzare una fase di spin-off per l’opera anche all’estero.

Oltre a Migliacci, lo staff diretto dal regista e coreografo Gino Landi riunisce l’eccellenza della musica, del teatro e del cinema: lo scenografo Dante Ferretti (tre premi Oscar), Francesca Lo Schiavo (tre premi Oscar per arredo e decoro), la costumista Gabriella Pescucci (premio Oscar), il coreografo Marco Sellati e la partecipazione straordinaria alle musiche del premio Oscar Luis Bacalov. L’opera, in scena in italiano e in inglese, racconta 14 anni di vita di Nerone con un cast artistico di 26 ballerini-acrobati e 12 attori-cantanti. Oltre cento persone comporranno invece il personale addetto a luci, macchine ed effetti speciali. I fasti dell’età neroniana rivivranno anche grazie a ricostruzioni digitali e realtà aumentata, realizzate con il contributo dell’Istituto per le tecnologie applicate ai Beni culturali del Cnr. Oltre ai fondi per il canone d’uso dell’area, il 3% dell’incasso dai biglietti contribuirà al restauro della stessa Domus Aurea, in particolare della sala da pranzo di Nerone, quella Coenatio Rotunda scoperta nel 2009, che ruotava seguendo i movimenti della Terra.

*Articolo aggiornato il 5 giugno 2017, alle ore 10.51