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Lifestyle

Codice del turismo, cosa cambia

Introdotto il danno morale per vacanza rovinata e le stelle estese a B&B e campeggi

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L’Italia, terra di marinai e viaggiatori, è ad oggi ancora priva di un Codice del Turismo e il settore è regolato da singole norme inserite all’interno del generico Codice del Consumo. Una mancanza questa, che ha ormai i giorni contati; presto, infatti, il decreto legislativo in materia di turismo sarà finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, pronto a entrare in vigore. Per il nostro paese una novità non da poco. Per Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo, «il testo rappresenta la prima vera e completa opera di riforma del turismo che viene fatta in questo Paese, una riforma che ha l’obiettivo di tutelare il turista, aiutare le imprese, stimolare la riqualificazione dell’offerta turistica nell’ottica di una maggiore competitività del sistema Italia nel suo complesso». Ma, al di là del parere (parziale) del ministro, cosa cambia effettivamente con l’entrata in vigore del nuovo codice? Cambiamenti importanti sono previsti sia per quanto riguarda il turista/consumatore che per quanto concerne le aziende del settore.

Cosa cambia per i turistiUna volta entrato in vigore il nuovo codice il turista avrà finalmente riconosciuto sul piano giuridico il danno morale da vacanza rovinata. Un danno, questo, legato al tempo di vacanza inutilmente trascorso e all’irripetibilità della vacanza. Nell’era di Internet, un’importante novità è l’equiparazione delle agenzie di viaggio tradizionali a quelle on line, anche se solo fornitrici di servizi. Il primo contatto on line sarà sempre responsabile di quanto acquistato dall’utente. Il codice istituzionalizza poi i buoni vacanza che diventano un istituto stabile di turismo sociale, regolarmente finanziato con parte della quota dell’8 per mille destinata allo Stato. Un’altra novità è quella che introduce polizze assicurative per i casi di insolvenze o fallimento dell’agenzie. Il codice pensa anche ai disabili, prevedendo, almeno sulla carta un’offerta turistica che sia in piena autonomi a e senza aumenti di prezzo. Interessante anche l’estensione del sistema di valutazione in stelle a tutte le strutture, fino a comprendere anche gli agriturismi, i bed and breakfast e i motel. Tra le misure previste anche un pacchetto legato al rilancio della nautica. In particolare, l’aumento dei posti-barca attraverso pontili galleggianti non più sottoposti al rilascio dei permessi di costruzione, l’incentivo al noleggio e alla locazione dei grandi yacht, la semplificazione delle procedure per la realizzazione di porti turistici, che potranno essere ospitati in aree portuali dismesse. Cosa cambia per le aziende turisticheDalla prospettiva delle aziende turistiche diverse le novità. La misura più importante è la sburocratizzazione, con l’introduzione del nuovo codice la sola Scia (la segnalazione certificata di inizio attività) sarà sufficiente per iniziare a operare. Il codice prevede inoltre l’ampliamento della concessione del titolo di impresa turistica a ristoranti, stabilimenti balneari, parchi divertimento, organizzazione di spettacoli, eventi e congressi: tutte godranno di agevolazioni e incentivi. Le strutture ricettive potranno erogare servizi come somministrazione di cibi e bevande, benessere, convegni anche a persone non alloggiate. Misura contro accolta molto male dalla Fipe. La Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi ha già annunciato una protesta fortissima.