L’Italia, terra di marinai e viaggiatori, è ad oggi ancora priva di un Codice del Turismo e il settore è regolato da singole norme inserite all’interno del generico Codice del Consumo. Una mancanza questa, che ha ormai i giorni contati; presto, infatti, il decreto legislativo in materia di turismo sarà finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, pronto a entrare in vigore. Per il nostro paese una novità non da poco. Per Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo, «il testo rappresenta la prima vera e completa opera di riforma del turismo che viene fatta in questo Paese, una riforma che ha l’obiettivo di tutelare il turista, aiutare le imprese, stimolare la riqualificazione dell’offerta turistica nell’ottica di una maggiore competitività del sistema Italia nel suo complesso». Ma, al di là del parere (parziale) del ministro, cosa cambia effettivamente con l’entrata in vigore del nuovo codice? Cambiamenti importanti sono previsti sia per quanto riguarda il turista/consumatore che per quanto concerne le aziende del settore.