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Brera va a Shanghai

L’arte italiana incontra la cultura cinese. 76 gallerie d’arte milanesi e lombarde hanno esposto le opere di 120 artisti al Liu Haisu Art Museum di Shanghai

Quando si sente nominare il made in Italy vengono subito in mente la moda e gli stilisti; o il gusto, la cucina, i grandi vini; o ancora il design, i carrozzieri che progettano alcune delle automobili più belle. D’accordo, è tutto questo. Ma non solo: anche l’arte è un aspetto, un elemento del made in Italy. C’è quella grande del passato remoto e recente, quel­la che riempie musei e gallerie e che tutti conoscono. Ma c’è anche quella contemporanea, quella che viene realiz­zata proprio adesso, giorno per giorno, e che rappresenta la creatività del Paese, la sua cultura attuale. Ed è giusto promuoverla, farla conoscere all’estero così come si fa per le griffe o le ricette nostrane. Questo è quanto è stato fat­to all’inizio del dicembre scorso quando 76 gallerie d’ar­te milanesi e lombarde hanno esposto le opere di 120 arti­sti, anche loro milanesi o lombardi, al Liu Haisu Art Mu­seum di Shanghai.L’idea di questa missione in Cina è stata dei Master of Bre­ra, un’associazione nata sotto l’egida dell’Accademia di belle arti milanese con lo scopo appunto di promuovere i maestri italiani a livello internazionale. Dice Rolando Bel­lini, storico dell’arte, docente a Brera, mente e anima del­l’iniziativa. «Le due culture, italiana e cinese, si parlano da millenni e noi abbiamo pensato che il linguaggio artistico sia quello che dà le maggiori possibilità di accesso fra i due mondi. Ci siamo rivolti alla Cina, inoltre, perché è una realtà vivace anche in questo campo, è un mercato che sta crescendo velocemente. Quindi era giusto andare lì a far­ci conoscere. Ma per realizzare il nostro progetto avevamo bisogno di un intervento istituzionale».Ed è arrivato. L’assessore alla cultura della Lombardia, Massimo Zanello, ha dato un sostegno finanziario (è la pri­ma Regione italiana ad essersi attivata in questo campo), e una collaborazione è venuta anche dalla Camera di Com­mercio, attraverso la Promos, e da Fiera Milano Internatio­nal, guidata da Sandro Bicocchi che cura ogni anno Miart, uno degli appuntamenti più importanti del settore. C’è sta­to anche il patrocinio della Fondazione Italia-Cina, nata cinque anni fa per promuovere gli scambi fra i due Paesi, mentre l’organizzazione pratica dell’evento è stata assicura­ta da Italianlink. E così questi 76 galleristi e 120 artisti che si sono formati a Milano e hanno le loro radici culturali in Lombardia, sono partiti per la spedizione a Shanghai per promuovere questo aspetto del made in Italy. E lo hanno fatto utilizzando uno dei marchi più prestigiosi di cui l’Ita­lia disponga in campo artistico: Brera.