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Lifestyle

What Women Want

Hanno gusti precisi in fatto di guida e riservano particolare attenzione a dimensioni, consumi e dotazioni hi tech. Sono le automobiliste di nuova generazione, sempre più corteggiate dai produttori delle quattro ruote

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Sulle strade corre una nuova generazione di automobiliste. Sanno perfettamente che cosa vogliono guidare, non si sognerebbero mai di farsi imporre una scelta a quattro ruote da un uomo, anzi, nessuna macchina può entrare nella vita di una coppia o di una famiglia senza aver superato il loro giudizio. Un giudizio informato e competente, che tiene conto dei costi di gestione ma anche della qualità del design, che passa ai raggi x i materiali scelti dai progettisti per realizzare gli interni e considera un plusvalore più l’ecologia che la velocità e la potenza.

Secondo elaborazioni di GfK Eurisko, «l’aumento delle dotazioni di risorse culturali, la crescita della presenza sul mercato del lavoro, una famiglia più “corta” con diminuzione del numero di figli sono gli ingredienti della nuova condizione femminile che appare caratterizzata da maggiore autodeterminazione e autonomia rispetto al passato». Le modalità di acquisto e di consumo femminili sono guidate da una maggiore capacità di elaborare progetti, di compiere scelte più meditate, meno basate sull’emozione del momento e che necessitano di minore rassicurazione (anche rispetto alla marca). In questo contesto, non sorprende che i criteri di scelta di una vettura non facciano registrare differenze sostanziali tra uomo e donna. Sono, infatti, pochi i temi nei confronti dei quali le donne sembrano prestare attenzione in maniera diversa rispetto agli uomini: le dimensioni, i consumi, le dotazioni tecnologiche. Le dimensioni afferiscono alle aree della praticità e della manovrabilità, da sempre cruciali quando si tratta di una guida prevalentemente urbana, come tipicamente si caratterizza quella femminile. I consumi interessano, invece, la sfera della gestione economica della famiglia, tradizionalmente nella mani della donna.

Insomma, single o sposate che siano, le amazzoni motorizzate italiane 2.0 hanno le idee chiarissime e in ogni segmento di mercato hanno in pratica eletto con le loro scelte o con le loro simpatie una top car. Che non coincide praticamente mai con i modelli più venduti e in nessun caso con quelli prediletti dai maschi. Per girare in città, alle donne piace, come una borsa di Gucci o una scarpa di Caovilla, la Smart, anche nell’innovativa formula mobilità condivisa (car2go) lanciata da poco a Milano. Perché è corta e si parcheggia facile, ovvio. Ma c’è di più. La microcar della scuderia Mercedes (presto arriverà la versione a quattro posti, dalla Fourjoy concept presentata al Salone di Francoforte) è ancora un pezzo pregiato di disegno industriale che, oltretutto, da quando è uscita la seconda versione, quella allungata di 20 centimetri, offre più spazio ai frutti dello shopping o, più prosaicamente, alle borse della spesa. È interessante notare che solo una percentuale da prefisso telefonico delle smartiste sceglie la versione cabrio, poco pratica e penalizzata nella visibilità posteriore, mentre c’è quasi un plebiscito per il motore a gasolio, che garantisce una ventina di chilometri/litro anche quando è intrappolato nelle spire del traffico.

Quando, poi, arriva il momento in cui non ci si può più permettere una due posti ultrasecchi ecco il best seller nella categoria delle piccole: la Lancia Ypsilon. In questo caso la carta vincente per far breccia nei cuori femminili è rappresentata dalla qualità degli allestimenti interni e dall’appeal di un marchio che resiste nonostante la raffica di modelli poco azzeccati dell’ultimo ventennio. Praticamente a pari merito con la Ypsilon si piazza la Ford B-Max. Secondo molti uomini è merito del fisico dello stuntman che negli spot si tuffa da un trampolino olimpionico e trapassa la vettura per evidenziare l’abolizione del montante centrale, ma si tratta di pura invidia: a piacere sono la facilità con cui si sistema il seggiolino grazie all’assenza del montante e i consumi veramente ridotti all’osso.

A proposito di consumi, le elaborazioni di GfK Eurisko dimostrano che le donne che considerano decisiva la sobrietà della loro potenziale automobile sono ben il 67%, a dimostrazione del fatto che nelle scelte al femminile la razionalità regna sovrana. Per il 90% delle intervistate l’auto è un puro mezzo di trasporto da comprare con la testa e non con il cuore. C’è però anche la categoria delle «appassionate», che privilegiano il design e i contenuti tecnologici: per loro l’importante è distinguersi, per esempio impugnando il volante di un’Audi A5 Cabriolet o della Porsche Boxster, due auto che vanno forte nella hit parade degli acquisti al femminile. È da notare che solo il 50% del campione di GfK Eurisko dichiara di usare la macchina per il tragitto casa-lavoro, mentre l’84% dice di utilizzarla per il tempo libero. L’AUTO DELL’ANNO SECONDO LE DONNE

Diventa invece plebiscitario il «sì» alla domanda «Usa l’auto per andare a fare compere?». Tra le shopping car vanno ancora forte le tradizionali station wagon, ultimamente un po’ snobbate dagli uomini che preferiscono i Suv, e in questa categoria in testa alla top ten c’è la Bmw Serie 3 Touring (seguita dalla Volvo V40), privilegiata dall’eleganza delle linee, tratto fondamentale per quasi il 30% delle scelte in rosa. Scelte che a volte prevedono un tocco di stravaganza: piacciono molto, per esempio, le forme anticonvenzionali della Nissan Juke, un crossover dall’aspetto muscolare che bada al sodo con un bagagliaio che può arrivare fino alla capacità di 830 litri e un motore a gasolio da 110 cavalli assai parco nei consumi.

Un altro chiodo fisso delle donne italiane sono le dotazioni tecnologiche, vero incubo per i venditori che si sentono chiedere delucidazioni su dettagli che a volte neppure loro conoscono. Perché sono proprio le donne a utilizzare tutte le potenzialità hi tech della vettura. Ed ecco entrare nelle zone alte della classifica la Citroën Ds3 Cabrio, vero concentrato di tecnologia che propone un sistema audio collegabile direttamente al lettore Mp3 o a una chiave Usb e può essere equipaggiata con Bluetooth con funzione streaming, per ascoltare i file del telefono direttamente dagli altoparlanti dell’auto. Non manca, naturalmente, la possibilità di collegarsi a Internet, un’altra caratteristica ormai richiesta nella quasi totalità dei casi.

Inutile dire che l’affidabilità è una dote indispensabile per conquistare i cuori delle donne. In questo campo è fortissima l’immagine di Mercedes, e non a caso la nuova Classe A viene inserita nella rosa dei potenziali acquisti da un terzo delle donne italiane che dichiarano di essere «autonome e indipendenti » e collocate nelle posizioni di vertice nelle rispettive professioni. Infine la reginetta delle 4×4 (la trazione integrale è ritenuta fondamentale dal 12% delle donne). È la Range Rover Evoque, aggressiva al punto giusto e da preferire con il cambio automatico sequenziale, garanzia di una guida in pieno relax. Per costruirla sono stati utilizzati materiali come alluminio, magnesio e fibre plastiche, a garanzia di una quasi totale riciclabilità della vettura. Un tocco green che non poteva sfuggire alle automobiliste 2.0, donne che guidano nel presente pensando al futuro.

PUNTI DI VISTA IN ROSA

Elena CortesiDirettore Earned e Social Media Ford Europa

Alessia ArgentoResponsabile Marketing Communication Mercedes-Benz Italia

Credits Images:

La CITROËN DS3 CABRIO piace anche per il suo sistema audio hi tech