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Lifestyle

Uomini da lenti

Per cambiare look bastano due occhi, due orecchie e un naso. Bardelle: “Ne ho 250 paia”. Moretti polegato: “Io solo 30”. TOSCANI: “Me li faccio da solo”. Mughini: “Trovate strani i miei occhiali?” Ecco cosa dicono i più stravaganti miopi italiani del loro accessorio preferito

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Le donne pensano che gli uomini che portano gli occhiali siano incantevoli. Ma anche spiritosi, intriganti, sicuri di sé, carichi di personalità e originali. Ovviamente parliamo degli occhiali da vista e non dei modelli da sole che si portano occasionalmente. Questo “oggetto” – ma per tanti molto più che un accessorio – conferisce infatti un fascino serio e professionale. E se un tempo si pensava che chi portava gli occhiali fosse uno “sfigato” e i nomignoli come “quattrocchi” si sprecavano, adesso non è più così. Basti pensare che molte persone che hanno una vista ottima, si mettono gli occhiali apposta per apparire più interessanti. Che ci si creda o no un paio di occhiali può cambiare completamente il look e le proporzioni del viso. Qualcuno ne ha fatto addirittura l’accessorio più importante, intorno al quale costruire il proprio stile, tanto da possedere un vero e proprio “guardaroba” dedicato agli occhiali racchiusi in piccoli cassetti tutti uguali che sembrano minuscoli scrigni. Lo fa Nicola Bardelle, anima creativa di Jacob Cohën che colleziona questi oggetti dall’età di 15 anni e ora che ne possiede più di 250 paia si definisce un “maniaco” dell’occhiale: «Al mattino parto dall’occhiale. Lo scelgo non più abbinandolo al vestito come facevo in passato, ma a seconda del mio stato d’animo, dell’umore. E devono sempre essere particolari perché regalano quel tocco irrinunciabile, e grandi perché ho gli zigomi pronunciati». Per capire quanto questo oggetto sia essenziale, Oliviero Toscani afferma addirittura che «togliersi gli occhiali può creare una reazione più forte che sollevare una gonna in pubblico. Gli occhiali dicono, raccontano una personalità, non a caso esistono tipi di occhiali per tipologie di persone: gli occhiali da architetto, quelli da intellettuale, quelli da prete… Io porto i miei occhiali, li ho scelti e ho iniziato anche a produrli: un unico modello ma tanti colori». Il colore infatti, più che la forma e i materiali, è il primo fattore che entra in campo nella scelta di un nuovo modello ed è certamente un elemento emotivo ed emozionale che spinge all’acquisto di un paio di occhiali piuttosto che un altro. Le ultime due stagioni hanno visto poi l’avvicendarsi su numerosi nasi, più o meno importanti, dei modelli bicolor, quelli, per intenderci, che esternamente o internamente vedono protagonisti colori diversi, talvolta studiatamente stridenti. Il Signor Geox, Mario Moretti Polegato possiede un paio di occhiali bianchi e neri a cui è molto affezionato perché risalgono ai tempi in cui, dice lui, aveva bisogno di tanta fortuna, «ora, un po’ per scaramanzia e un po’ perché mi ci sento molto legato, non riesco a non indossarli e li scelgo ogni mattina tra altri 30 paia, tutti unici e originali, costruiti in materiali diversi, con lenti particolari e forme tra le più stravaganti: sembrerà strano, ma ognuno ha una sua precisa caratteristica e funzione». E se ci sono persone entusiaste di esprimere il proprio look attraverso questo accessorio, c’è anche chi, come Giampiero Mughini, opinionista sportivo, sbotta: «Non ho mai pensato di farmi rappresentare da un occhiale e il termine look non esiste nel mio vocabolario perché il mio look è la mia intelligenza, la mia cultura e la mia storia personale», salvo poi presentarsi in Tv in total technicolor con occhiali e sciarpe il più delle volte abbinati. Non si sa se è geniale perché snobba con sufficienza la rara possibilità di imporre una tendenza o se fa tendenza proprio perché non gliene importa nulla. Se fosse così sarebbe davvero geniale! Insomma, in parte strumento medico (dall’Enciclopedia della moda: «Dispositivo consistente in un mezzo trasparente fissato a un sostegno, detto montatura, che lo mantiene in posizione opportuna dinanzi agli occhi e può servire a compensare i difetti di rifrazione dell’occhio») e in parte accessorio ornamentale, il moderno paio di occhiali è indubbiamente legato alle tendenze della moda. Per alcuni gli occhiali sono un elemento quotidiano, mentre per altri – che preferiscono le lenti – si tratta di un fastidio passeggero. Ma tutti coloro che li indossano si sono chiesti, almeno una volta nella vita, quale impatto essi abbiano sul proprio look. Gli occhiali moderni sono pensati per minimizzare l’impatto visivo e massimizzare la bellezza del viso. Tuttavia, anche la moda degli occhiali evolve e ogni epoca ci regala un modello diverso: ci sono state le montature metalliche tonde da intellettuale anni ‘30, ma anche occhiali di corno, come quelli che portava Pavese negli anni ‘40, i modelli grandi e rotondi negli anni ‘70, piccoli e distanti negli ‘80, fino ad arrivare alle dimensioni ridotte degli anni ‘90 e a un mix di tutto questo nel nuovo Millennio che, non avendo più nulla da inventare, cerca ispirazione negli anni trascorsi e naviga verso montature retrò legate più al gusto personale che alla forma del viso. Sì, perché oggi quello che conta è sentirsi unici e accattivanti. E lo si può fare solo attraverso scelte azzardate e talvolta eccentriche. Perché forse un vestito color carta da zucchero in stile Lapo Elkann non tutti se lo possono permettere, ma un paio di occhiali stravaganti, quelli sì. E allora ecco che si punta sempre più su questo accessorio per distinguersi in una mondanità fatta di omologazioni selvagge.