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Lifestyle

Un po’ dandy un po’ centauro

Corre veloce il businessman metropolitano, che la prossima estate, accanto ai capi must formali e ricercati, vestirà anche giacche in pelli trattate e invecchiate, pantaloni dalle linee fluide e tessuti tecnici ultra-light proprio come un appassionato biker anni ’50. Reportage dalla 84esima edizione di Pitti Uomo

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L’edizione Vroom Pitti Vroom, tema guida dell’84esimo Pitti Immagine Uomo, è stata un omaggio alle due ruote e a tutto il suo immaginario evocativo. Dalle cromature scintillanti alle giacche in pelle invecchiata con frange o borchie, passando per occhiali a goccia specchiati. Come non pensare a film come Easy riders e alla mitica Route 66? Tante le moto presenti nella storica Fortezza fiorentina tra il 18 e il 21 giugno: in movimento, cavalcate da centauri dall’aria selvaggia, o ferme, scenografiche e quasi minacciose per loro imponenza, collocate nei vari cortili. Un lungo drago composto da selle da moto si snodava all’esterno della Sala delle Nazioni mentre nel pozzo scale del Padiglione Centrale una corona alata di catarifrangenti faceva da display per una speciale installazione di iconiche biker jackets. Il 18 giugno scorso, primo giorno della manifestazione, si sono presentati alla griglia di partenza ben 1.043 marchi; 30 i Paesi stranieri partecipanti, con una quota di aziende estere che ha raggiunto quasi il 40%. Ancora una volta il Salone attesta la sua spiccata internazionalità, confermandosi tra gli eventi più importanti della moda maschile, un comparto che, in Italia, nel 2012, ha registrato un lieve aumento nel fatturato (+1,6%), pari a 8,5 miliardi di euro. E, non a caso, un colosso come Saks, una delle più famose catene di department store americani, ha scelto proprio Pitti per lanciare a livello globale la sua prima collezione di menswear, interamente made in Italy, a marchio Saksfifthavenue.

TURCHESE, LEIT MOTIV DI STAGIONE

In quest’ultima kermesse fiorentina abbiamo visto tanto colore, ma soprattutto le varie sfumature dell’azzurro, dal polvere fino ad arrivare a gradazioni più intense come il blu cobalto, passando per il verde acqua. Tra tutte però, la tonalità vincente è senza dubbio il turchese. È il caso di marchi specializzati in camicie come DelSiena e Eton, nella maglieria di lusso come Cruciani, o nella produzione di capispalla, come ZeroSettanta Studio, linea del gruppo toscano Landi, che ha presentato il nuovo blazer in jersey accoppiato effetto neoprene a taglio vivo, stampato “effetto jeans” con interno check. Sceglie i colori del mare anche Sartoria Partenopea, prestigiosa realtà dell’abbigliamento formale maschile, per il suo nuovo fiore all’occhiello: Ultra Light, creazione esclusiva che richiede oltre 20 ore di manodopera. Nata da un unico pezzo di stoffa, la giacca, realizzata con la tecnica del tessuto doppiato, pesa solamente 350 grammi. Allegre variazioni cromatiche pure negli stand di Dockers e Massimo Rebecchi (i cui capi dalle linee fluide in jersey piquet, trattati con lavaggi stone washed e tinture old sembrano quasi corrosi e usurati dall’aria salmastra) e negli stand di Pirelli, che ha scelto il turchese sia per le sue nuove sneaker sia per la Wave Jacket. In tessuto tecnico a tre strati con membrana traspirante e impermeabile, questa giacca, parte della linea Sailing che coniuga tagli active, performanti ed ergonomici con un fitting più urbano.

CASUAL&COMFORT

In Fiera vince il casual-chic. I capi giovani, divertenti, comodi, ma ricercati, espugnano ancora una volta la Fortezza. In leggera inflessione la stampa camouflage e tartan, così come i colori fluo, mentre risultano vincenti i motivi floreali. I chinos in cotone, da portare arrotolati alla caviglia, così come le camicie o le polo dal taglio slim si abbinano a sneaker policromatiche (sempre più amate anche da manager e dirigenti non più giovanissimi). New Balance ha proposto il pacchetto “574 Passport”, ispirato alle divise dell’equipaggio e ai dettagli degli aerei delle più famose compagnie aeree degli anni ‘80, sia negli abbinamenti di colore che nei materiali, mentre Converse ha esposto una nuovissima variante del mitico modello Chuck Taylor, caratterizzata dalla doppia zip laterale e dal denim trattato a effetto used che la rende una sneakers dall’animo sempre più rock. Un omaggio al mondo delle corse è invece la scarpa Sepang di Momo Design: una city trainer con inserti in nylon colorati, fodera in mesh e la suola che ricorda il battistrada di un pneumatico o la pedaliera di un’auto da gara. Comfort e relax, ma con un occhio allo stile e alla qualità dei materiali sono anche i tratti distintivi dei pantaloni che saranno indossati il prossimo anno. Popeline leggeri, twill di cotone, lino e gabardine i tessuti predominanti. Proprio quest’ultimo è stato scelto da Roy Roger’s e Gaudì per i loro capi di punta. Il primo ha utilizzato “la bandana” come tessuto di una capsule collection, realizzata in gabardine libertador colombiane in 100% cotone doppio ritorto, il secondo ha puntato sul denim stretch tinto capo e sovrastampato o spruzzato all-over.

DENIM TRA VINTAGE E LUXURY

Ancora una volta è il denim, nelle sue infinite interpretazioni, a dominare la scena. Un evergreen capace di reinventarsi a ogni stagione e su cui tutti puntano, specie in tempi di crisi, in grado di conquistare ogni tipo di mercato. Jeckerson ha presentato High Summer, collezione prettamente estiva costituita da colori brillanti (fucsia, blu elet-trico, verde), stampe floreali e sovratinture che richiamano motivi camouflage. lnnovativi i modelli nei toni pastello con spalmatura effetto gesso e il denim marmorizzato sovratinto in quattro varianti cromatiche. L’effetto used continua a essere la ricetta vincente per rendere un capo best-seller: rotture, sporcature, abrasioni e lavaggi strong-bleached. Un gusto che piace anche a PRPS, leader mondiale del luxury denim amato dal jet-set internazionale, e che ha presentato la sua start up in Italia proprio a Pitti Uomo: 30 outfit, con un allestimento ispirato al celebre esercito di terracotta di Qin Shi Huang. La produzione dei jeans del brand è effettuata artigianalmente in Giappone, a Okayama, da una realtà di stampo familiare utilizzando cotone proveniente dallo Zimbawe e lavorato e tessuto su vecchi telai a spoletta, tipici degli anni ‘50. Tela jeans effetto vintage: Lumberjack ha così interpretato la scarpa da barca, con fondo in arancio fluo in materiale ultralight, altamente performante. Sempre per i 140 anni del jeans, Gallo che lancia una nuova calza, J Gallo, con vero filato denim.

SOFISTICATI ESERCIZI DI STILE

A proposito di denim e di nuove sperimentazioni, non si possono non citare i pantaloni New Granada e Valdes di Haikure i cui disegni, ispirati all’opera Primo Acquerello Astratto di Vasilij Kandinskij, sono stati ricreati attraverso una stampa digitale su materiale di raso Tencel (fibra naturale ottenuta dalla cellulosa, totalmente green). Innovazione e ricerca sono il fulcro anche della linea KLSH di Meltin’Pot, frutto di una ricerca stilistica e di costruzioni ergonomiche e modellazioni 3D che hanno portato a risultati sorprendenti in termini di vestibilità. Uno speciale tessuto denim dalle alte performance, VinTech/Dual Core Technology, è stato ideato per mantenere costruzioni dall’aspetto rigido, ma con prestazioni e caratteristiche di un tessuto stretch. Il risultato? Minime alterazioni e deformazioni dei fit e più avanzato fissaggio del colore. Alta avanguardia anche per i nuovi modelli Woolrich John Rich & Bros. Il marchio americano ha presentato al Pitti Trans Seasonal: capi con tessuti di felpa e velluto con lamina tecnica, utilizzabili nove mesi all’anno. Pelle ultra soft e tessuti in maglia smacchinata, per capi sempre più leggeri e performanti caratterizzano invece la collezione Moorer. I modelli di punta sono i giubbini in pelle: in nappa Ovis Aries, ovvero di agnello superlight, solitamente adottata nella guanteria, tinta in botte all’anilina oppure in tessuto tecnico bi-stretch three layer, waterproof e wind resistant. Il brand PT Pantaloni Torino ha lanciato Marrakech: i calzoni sono realizzati in pregiato twill di cotone e lino e trattati con prodotti naturali che donano una mano morbidissima; interni e bottoni – in madreperla incisa e smaltata – richiamano le ceramiche rosso intenso e blu brillante, tipiche della città marocchina.

CLASSICI EVERGREEN

Accanto al casual chic dai colori vitaminici, numerosi marchi di alta sartoria e artigianalità hanno accontentato quei visitatori che prediligono eleganza e raffinatezza. In particolare la giacca si riconferma ancora una volta capo must per eccellenza, declinata in numerose varianti. L.B.M. 1911, linea del brand Lubiam, ha utilizzato filati estremamente morbidi che le donano un’originale effetto tridimensionale e ha introdotto il gilet punto maglia in cotone triplo ritorto, effetto jersey e tinto in capo mentre Aquarama ha proposto il doppiopetto dai bottoni effetto anticato e dai tessuti naturali come juta, bourette di seta e di cotone nobilitati attraverso lavorazioni ricercate. Da segnalare, inoltre, il ritorno del blazer, perfetto per le occasioni più informali, come quello di Gant Rugger in filato indigo e toppe a contrasto. Punta al settore cerimonia, invece, Lardini, specie con la giacca smoking blue sfoderata in seta shantung, con bottoni ricoperti e rever sciallato in lana mohair in colori a contrasto. Pensate proprio per gli abiti eleganti come lo smoking sono le slipper. Da alcune stagioni scarpe di tendenza, sia in versione maschile che femminile, queste morbide pantofole, solitamente in velluto, si riconfermano bestseller nel comparto calzaturiero. È in vitello scamosciato blu oltremare, arricchita da un ricamo ad ancora tono su tono e da dettagli in canguro rosso come la suola e il piping, quella firmata a.testoni; mentre Moreschi si ispira alle atmosfere andaluse e ai palazzi in stile moresco, come la meravigliosa Alahambra di Granada. Per chi non ha lo spirito dandy e preferisce lo stile classico, senza però rinunciare al comfort, ecco i mocassini di Bruno Magli, con nappine, speciali infilature e cuciture realizzate in vitello pieno fiore slavato o le derby di Castori in camoscio cashmere completamente destrutturate.

PARTNERSHIP E PROGETTI SPECIALI

Sul palcoscenico della Fortezza Adidas ha svelato accessori travel e di sportswear multifunzione creati dal famoso designer britannico Tom Dixon e il Lanificio F.lli Cerruti dal 1881. Lo storico marchio biellese, in collaborazione con Italdesign Giugiaro e The Woolmark Company, ha esposto il nuovo prototipo dell’auto Parcour, i cui interni sono stati realizzati con un prezioso tessuto in lana merino. Si tratta del Turbo 180, lo stesso filato utilizzato per la Car Jacket, la giacca della linea Natural Born Elegance di Julian Cerruti e realizzata in una serie limitata di 550 esemplari (quanti sono i cavalli erogati dal motore Lamborghini V10 montato sulla Parcour), nel segno delle più sofisticate lavorazioni hi tech. A proposito di tessuti, Pitti Immagine Uomo e la città di Firenze hanno celebrato quello estivo per antonomasia: il lino. La sola fibra tessile vegetale del nostro continente, che genera ben l’85% della produzione mondiale, è stata protagonista non solo dell’installazione “LINcredibile raccolto” in Piazza Santa Maria Novella, capace di trasportarci con la mente in un’ambientazione tipicamente rurale ma anche di Linen yarn, progetto speciale realizzato in collaborazione con Gruppo Marzotto e che ha chiamato a raccolta alcuni giovani talenti provenienti da Central Saint Martins di Londra, Università IUAV di Venezia e Polimoda di Firenze. E ora s’iniziano già a scaldare i motori per la prossima edizione del Salone: appuntamento al 7 gennaio 2014.

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Ispirati al mondo delle moto gli allestimenti esterni dei Padiglioni di Pitti Uomo