
Un rapporto finanziato dall'Unione europea e realizzato dall'università britannica di Durham sostiene che comprare prodotti falsi va più che bene. Le risorse di polizia, suggerisce, andrebbero impiegate in ben altri campi perché il consumatore che sceglie prodotti contraffatti lo fa consapevolmente e non comprerebbe in alternativa il prodotto originale, ben più costoso, mentre il marchio 'taroccato' riceve dai contraffattori pubblicità gratuita. Secondo la ricerca, le stime del mercato della contraffazione (1,5 miliardi di euro solo nel Regno Unito) sono gonfiate, fino a cinque volte i valori reali e la contraffazione è un problema grave solo quando mette a rischio la salute e la sicurezza delle persone (nel caso per esempio dei farmaci o di componenti meccaniche di aereomobili).
Sarebbe falso inoltre che la contraffazione finanzia il terrorismo e la criminalità organizzata. Diverse le organizzazioni che sono insorte contro questa ricerca, a partire da Burberry fino all'Association of chief police officers che ha dichiarato in una nota che la contraffazione "non è un crimine senza vittime".