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Lifestyle

Ermenegildo Zegna fa scuola nell’integrazione negozi fisici-online

L’analisi di Exane Bnp Paribas e ConcactLab sui marchi del lusso che stanno approfittando delle opportunità dell’ecommerce per aumentare i volumi di vendita

Potenziare il proprio canale ecommerce non vuol dire gettare le basi per la chiusura, in futuro, dei negozi fisici, ma è un importante processo di integrazione tra canale retail e shop online, che tutte le aziende del lusso e della moda devono avviare per far aumentare il proprio giro d’affari. Un’ulteriore conferma dell’importanza del canale ecommerce per le più importanti griffe mondiali arriva da un’analisi di Exane Bnp Paribas e ConcactLab, che ha preso in considerazione un campione di 61 negozi presenti a New York City. Il risultato? L’integrazione porta le persone a spendere di più. “I clienti che fanno acquisti sia nei negozi che online in media spendono fino al 50% in più l’anno”, conferma Luca Solca, head of luxury goods di Exane Bnp Paribas sulle pagine di Corriere Economia.

Gli Usa sono davanti, ma nel Regno Unito la penetrazione online è più elevata

Scarica l’indagine

AL VERTICE MONDIALE. Ma chi prendere a esempio per avviare questo processo di integrazione? Al vertice della classifica realizzata da Concactlab ci sono gli americani Ralph Lauren (1°) e Bergdorf Goodman (2°), oltre all’inglese Burberry (3°), da anni pioniere nella corsa alla moda digitale. Seguono, poi, Louis Vuitton, Saks, Macy’s e Barneys. Nella top 10 c’è anche un marchio italiano, Ermenegildo Zegna, che si sta muovendo meglio nel comunicare ai clienti le opportunità di un’integrazione tra negozio fisico e online: Zegna, spiega Marco Pozzi di ConcactLab, “è l’unico tra gli analizzati che sul proprio sito dichiara la possibilità non solo di comprare online e ritirare in negozio, di comprare online in negozio con il proprio iPhone o iPad o con device in store, ma dichiara anche la possibilità di acquistare online e cambiare il capo in negozio. Anche altri permettono i resi in store, ma senza dichiararlo sul sito”.

I NEGOZI PIÙ DIGITALIRalph LaurenBergdorf GoodmanBurberryLouis VuittonSaksMacy’sBarneysZegnaCoachHugo BossTiffanyCartierGucciTory BurchMichael KorsValentinoHermèsArmaniFendiLoro Piana

Fonte: ConcactLab Analysis (da Corriere Economia di lunedì 21 marzo)