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Lifestyle

Guerra Hermès-LVMH, tutti contro Arnault, anche i dipendenti

In una pagina pubblicitaria i comitati d’azienda sostengono la loro fiducia alla famiglia. Obiettivo: difendere l’indipendenza del gruppo

Nella guerra del lusso francese, che vede da giorni contrapposti il gruppo Hermès e il patron di LVMH, Bernard Arnault, arriva una nuova presa di posizione. Dopo le dichiarazioni della famiglia Hermès – l’ingresso di Arnault non è stato né desiderato né sollecitato – e la risposta di Monsieur LVMH – non vendo – la vicenda si arricchisce ora del punto di vista di un altro protagonista: i dipendenti del gruppo del lusso francese.I comitati d’azienda (Ce) delle 23 società facenti parte del gruppo Hermès hanno comprato un’intera pagina pubblicitaria su Le Monde per dichiarare il loro sostegno alle azioni familiari atte a garantire l’indipendenza del gruppo.I Ce si oppongono al “recente ingresso nel capitale di Hermès International” (nel testo nessun riferimento esplicito né a Arnault, né a LVMH), e “esprimono il loro sostegno, riaffermando la loro fiducia – invece – alla famiglia Hermès e agli amministratori – capaci di – garantire i savoir-faire, i valori e la cultura di una maison alla quale sono profondamente legati”.Insomma, tutti contro Arnault, anche i dipendenti, i quali evidentemente temono che l’ingresso nel gruppo del patron di LVMH possa spostare gli equilibri e mettere a rischio posti di lavoro.Mentre la guerra prosegue il titolo Hermès continua a guadagnare in borsa e la maison si accinge a inaugurare una nuova boutique a Parigi, la terza nella capitale francese, la prima sulla Rive Gauche.