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I giocatori innanzitutto

La filosofia di gestione del golf club ligure Garlenda spiegata dal suo presidente Michele Scofferi

Signor presidente, che anno è stato quello che si è appena concluso per il vostro circolo?

Potremmo definire “miracoloso” il 2013. Indubbiamente la crisi si è fatta sentire, per motivi e con modi diversi, ad esempio incidendo sulla partecipazione alle gare (le quote dei soci rappresentano ca. 2/3 del conto economico, il resto sono green fee e gare). Ma grazie al clima favorevole, soci e ospiti possono fruire del nostro club oltre 11 mesi e con circa 600 soci, al 31 dicembre i nostri conti hanno così registrato solo un -3% rispetto all’anno precedente. Un ottimo risultato!

Quali i segreti di questo “miracolo”?

Noi crediamo che un circolo debba essere gestito come un’azienda, dal controllo dei numeri all’amministrazione del personale. Ogni consigliere ha uno specifico ambito di cui si occupa nello spirito di piena collaborazione e amicizia che ci accomuna e in linea con il programma sulla base del quale è stato eletto. Dove sono richieste specifiche competenze ci affidiamo a veri professionisti. La qualità della gestione economica genera le risorse per una buona gestione complessiva, dagli elementi portanti ai dettagli (che, spesso, fanno la differenza). Ma ciò che poniamo decisamente al centro del modo con cui intendiamo il nostro circolo sono il rispetto, l’attenzione e la cura per i nostri soci e per gli ospiti. L’obiettivo è che chi è con noi da tempo senta di essere parte del “suo” circolo e che chi viene a conoscerci trovi cortesia e qualità, per generare il piacere della visita, un ottimo ricordo e, così, la voglia di tornare.

Molti club hanno intrapreso la via delle promozioni. Voi come vi muovete?

Nessuna promozione, non puntiamo a strappare soci ad altri circoli. Siamo convinti che la strada per il golf in Italia sia quella di aumentare la base di giocatori. Per questo, puntiamo sui giovani con iniziative mirate che hanno fatto da traino anche per alcuni dei genitori.

Le gare sono un fattore significativo nel vostro calendario?

Sì, sia per rispondere alla richiesta dei giocatori, sia a conferma dell’apprezzamento che le molte aziende sponsor esprimono per il nostro club. Poi, pensando a chi preferisce momenti più conviviali, spesso organizziamo eventi (a condizioni di estremo favore) con gara abbinata alla cena per il piacere di partecipare alla vita del circolo.

La Liguria è cultura, enogastronomia eccellente, scorci incantevoli: avete in programma iniziative per un golf non solo di giornata?

In quella che potrebbe essere una naturale e vincente combinazione di golf e turismo, a esclusione di iniziative individuali (anche da parte nostra con accordi con vicine strutture di accoglienza), non si intravede l’intenzione di integrare il golf con il territorio e le tante eccellenze che questa regione offre, in una logica che si potrebbe definire di “consorzio”. Un vero peccato, anche in relazione al potenziale che il turista – golfista propone.

Tornando al golf giocato, quali caratteristiche possono attrarre un giocatore che non conosce ancora Garlenda?

Il percorso del nostro club non fa della lunghezza la sua caratteristica principale, ma richiede precisione e scelte di gioco attente, in grado di attrarre e soddisfare giocatori di ogni livello, anche i più capaci. Oltre a questo elemento, legato alla morfologia del territorio e alla bontà del disegno, noi mettiamo l’estrema cura alla manutenzione del percorso per garantire le migliori condizioni per godere di uno splendido golf in ogni periodo dell’anno.

Credits Images:

Il presidente del Garlenda Golf Club, Michele Scofferi, è convinto che la strada da seguire sia aumentare la base di giocatori