Qui è tutto maxi

Nel 2013 Suzuki mette mano a una delle sue punte di diamante: il Burgman 650. Scooter maxi in tutti i sensi. Maxi nelle dimensioni e nel peso, ma accogliente come nessun altro e facile da manovrare anche alle bassissime velocità.

La nuova sella resta comoda come la precedente, ma è più rastremata e consente un ottimo appoggio a terra. Inoltre, la morbidezza di risposta dell’acceleratore aiuta non poco quando bisogna destreggiarsi nel traffico. Qui l’unica pecca sono gli specchietti che, anche se richiudibili elettronicamente, sono alti come quelli delle auto.

Maxi nella cilindrata. Il suo poderoso bicilindrico da 638 cc è silenziosissimo nella modalità Drive e pronto a lanciarvi oltre le velocità consentite dal Codice in modalità Power. Nessuna vibrazione ed erogazione dolcissima per chi vuole la comodità, cambio manuale e ciclistica equilibrata per chi cerca un po’ di adrenalina: questo nuovo Burgman sa davvero avere due anime. Maxi anche nella qualità delle finiture e del design.

Il nuovo cruscotto, la strumentazione completa e particolari come gli innumerevoli cassettini, la predisposizione per il navigatore, la nuova leva del freno a mano o il pistoncino che regge la sella mostrano un’attenzione al dettaglio che giustifica il prezzo (maxi pure quello).

Il design, poi, risolve un compito difficilissimo mascherando e facendo dimenticare la mole esagerata di questo mezzo senza perdere capacità di carico.

Maxi, infine, nella versatilità, perché con il Burgman chi abita lontano dalla città può fare tratti autostradali senza stropicciarsi il vestito per poi buttarsi tra i semafori senza sudare e godendosi le sospensioni eccellenti di questo scooter.

Quando un costruttore ha in casa un prodotto così, anche dopo dieci anni non lo stravolge di certo: brava Suzuki.