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Hacker e auto, in America la prima legge che protegge il proprietario

Sempre più connesse e controllate dall’elettronica, diventano obiettivi sensibili per ogni tipo di malintenzionato

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Le auto stanno diventando con il passare del tempo sempre più tecnologiche e all’avanguardia. Non da meno sono i nuovi ladri, pronti a inventarsi qualsiasi tipo di stratagemma pur di riuscire a rubare una vettura. A questo riguardo, il Senatore americano Richard Blumenthal ha commentato così la deposizione del disegno di legge che ha firmato con l’altro Senatore democratico, Ed Markey. «Mentre le case automobilistiche erano concentrate sulla “next big thing”, hanno lasciato le auto del tutto vulnerabili agli hacker e a chiunque voglia impadronirsi anche solo dei dati sensibili». Si perché in America qualcosa si è mosso, i due Senatori hanno firmato l’accordo per richiedere una definizione standard sul fronte sicurezza da poter applicare su milioni di automobili e mezzi pesanti che circolano negli Stati Uniti e che hanno un sistema di infotainment vulnerabile. Anche Markey esprime il suo pensiero: «C’è bisogno di regole chiare, per proteggere dati, sicurezza e privacy degli automobilisti, in un’era dove la connettività dei veicoli cresce di giorno in giorno».

Saranno la National Highway Traffic Safety Administration e la Federal Trade Commission a definire quali saranno gli standard minimi per poter ritenere sicura un’autovettura. Pensate che BMW nei mesi scorsi, ha dovuto aggiornare l’infotainment di 2,2 milioni di auto che si potevano tranquillamente aprire a distanza con uno smartphone, senza avere la chiave. Troppo facile ormai è riuscire ad aprire un’auto per rubarla. CD, Smartphone, una chiavetta USB o una scheda SD, sono solo alcuni dei metodi che i “nuovi” ladri usano per sottrarci la vettura. In un show americano chiamato “60 Minuti”, un ricercatore armato di pc portatile ha mostrato come si possa prendere il controllo dell’auto, disattivando anche i freni, con un semplice software che si acquista online a 25 dollari. Impressionante, soprattutto se si pensa agli sviluppi futuri della guida autonoma. Tra poco però potremo dormire sogni tranquilli, almeno un po più tranquilli. Infatti, Alliance of Automobile Manufacturers ha dichiarato che le Case stesse stanno discutendo della creazione di un centro di analisi specifico per la condivisione e l’analisi di queste informazioni, per far fronte comune contro i cyber attacchi del terzo millennio.