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Rivoluzione elettrica: intervista a Bruno Mattucci (Nissan Italia)

Rivoluzione elettrica: intervista a Bruno Mattucci (Nissan Italia) Torna a Auto dell’anno 2018
Lunedì, 23 Aprile 2018

LE POTENZIALITÀ DELLA NUOVA NISSAN LEAF SECONDO BRUNO MATTUCCI, PRESIDENTE E A.D. DI NISSAN ITALIA

Bruno Mattucci Nissan Italia

Con più di 300 mila esemplari venduti nel mondo, la Nissan Leaf è l’elettrica più diffusa in assoluto. Nata nel 2010, nel 2018 si presenta in una veste rivoluzionaria. «È pensata per integrarsi nella città del futuro», spiega Bruno Mattucci, al vertice di Nissan Italia, «e nel mondo dei motori potrebbe avere un impatto analogo a quello degli smartphone nelle comunicazioni».

Una dichiarazione d’intenti piuttosto impegnativa…
Oggi usiamo il cellulare per navigare, fotografare, giocare, lavorare e, qualche volta, telefonare. Nella nostra concezione l’auto al 100% elettrica diventa uno strumento per immagazzinare e scambiare energia e, a volte, anche per andare da un luogo all’altro.

D’accordo, ma in concreto?
Pensi di avere una baita non connessa alla rete elettrica. Ci arriva con la Leaf che ha ancora le batterie mezze cariche, la collega all’impianto di casa e passa il weekend a luci accese, sentendo musica e guardando la televisione utilizzando il surplus del “serbatoio” di kilowatt. Ed è solo un esempio di infiniti potenziali utilizzi.

Per chi ha qualche decennio sul groppone è un concetto difficile da assimilare…
Invece è semplice. Si tratta solo di ottenere una maggiore efficienza nei consumi e di migliorare l’integrazione dei flussi energetici, con meno sprechi. L’esempio della baita le pare estremo? Pensi al suo ufficio: arriva, parcheggia e alimenta, che so, i computer con l’energia stoccata nella Leaf.

Una bella provocazione: i potenziali utenti delle elettriche temono soprattutto di restare a piedi.
La Leaf ha più di 370 chilometri di autonomia. Ma la media dei tragitti casa-ufficio non arriva a 20. Ciascuno faccia i suoi conti.

E se considerassimo la Leaf una vettura qualsiasi?
Non lo è, ma comunque paga bollo zero per cinque anni, usufruisce gratis dei parcheggi, entra nelle Ztl, ha un costo chilometrico irrisorio e spese di manutenzione ridotte all’osso. Come vede conviene anche a chi una baita non ce l’ha.

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