Oltre i propri limiti
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Ci sono dei momenti nella vita di una comunità così come nell’economia di un Paese in cui puntare i riflettori su particolari temi, con l’intendo di approfondirli e chiarirli e magari cercare una via che li sviluppi per proiettarli verso il futuro, diventa un imperativo categorico. Lo è per un qualsiasi professionista, per un manager come per un imprenditore, così come per una rivista come la nostra che da sempre (e il prossimo mese festeggeremo appunto i nostri primi 15 anni di attività…) non si ferma a riportare i fatti, ma si propone di raccontare le storie che stanno dietro la facciata, le cause come le possibili soluzioni.
È per questo che – i nostri lettori più attenti se ne saranno certamente resi conto – negli ultimi numeri abbiamo sistematicamente e scientemente affrontato, per esempio, le questioni legate alla sostenibilità sociale eambientale non in generale bensì raccontandola attraverso le azioni messe in campo dalla aziende; a seguire siamo andati alla ricerca dei fenomeni che stanno innovando il lavoro, dentro e fuori le aziende; mentre su questo numero ci concentriamo sul ruolo dei Cfo (Chief Financial Officer): su come cambia questa funzione sempre più strategica all’interno delle aziende alla luce della pandemia.
Una preziosa occasione per immaginarsi i temi della ripartenza delle attività produttive in un momento in cui bisognerà superare gli ostacoli posti dal bisogno di liquidità e dei magazzini pieni. E, prima ancora, avevamo interrogato alcuni tra i più influenti top marketer tricolori su quali siano gli elementi da cambiare e quali quelli da tenere nelle strategie marketing ante-pandemia. Tutto questo perché in un momento in cui anche l’editoria – e noi con essa – affronta una crisi senza precedenti, siamo quanto mai consapevoli che ognuno debba fare la propria parte, superando anche ogni limite, operativo e finanziario, per fornire il suo personale contributo. Resistendo alla tentazione di tirarsi indietro o di far vincere le ragioni della resa. Infatti, sono più che mai convinto che nelle crisi profonde, e quella pandemica si sta rivelando profondissima, la sfida che ognuno di noi ingaggia sia prima di tutto con se stesso prima ancora che con i propri competitor. E credo che sarebbe un regalo straordinario se ognuno si assumesse nel suo piccolo come impegno per il futuro, non di cambiare il mondo, bensì di fare solo un po’ meglio quanto faceva già prima.
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