Come ha reagito la macchina farraginosa della Pubblica Amministrazione di fronte allo smart working? Con difficoltà e con lentezza, in settori come la didattica a distanza con risultati molto frammentari nel Paese, ma in generale la performance non è stata paragonabile al settore privato. Eppure anche la PA non potrà esimersi dall’adottare forme di lavoro agile, fatto che ha indotto l’ex ministro della Funzione Pubblica Tiziana Dadone alla creazione di un Osservatorio apposito, varato alla fine di gennaio, con il compito di indicare le strategie e mettere ordine nella normativa. Intanto però il Comune di Milano un’idea l’ha avuta: l’evoluzione dello smart working si chiama near working , un piano per il lavoro agile da svolgersi in località decentrate rispetto alla sede, in piccoli gruppi, sfruttando locali di proprietà del comune o spazi di co-working appositamente presi in locazione. È un progetto attualmente al vaglio dei sindacati che coinvolgerà un migliaio di impiegati comunali, e che – nelle intenzioni dell’Assessora promotrice, Cristina Tajani – servirà a decongestionare il traffico, ridurre gli spostamenti a massimo 15 minuti dall’abitazione, e consentirà di giovarsi dei vantaggi del lavoro agile senza l’isolamento all’interno delle mura di casa.
POTREBBERO INTERESSARTI
ULTIMI ARTICOLI
People moving
- Slowear: il Ceo è Marco BernardiniFinanza
- Samsung aumenta gli investimenti: 360 miliardi di dollari in 5 anniPeople moving
- Marco Ventoruzzo è il nuovo presidente AssosimTempo libero
- Festival di Fotografia Europea: appuntamento a Reggio EmiliaPeople moving
- Melissa Ferretti Peretti nuova a.d. di Google ItaliaPeople moving
- Alessandra Sinibaldi entra Galapagos Biopharma ItalyPeople moving
- Fabrizio Greco nuovo presidente di Assobiotec-FederchimicaHome
- Nuovi vertici in Twenix ItaliaAttualità
- Linkontro 2022: occhio alla disuguaglianzaLavoro
- Linkontro 2022: il profilo dei nuovi leader che servono alle aziende