Connettiti con noi

Lavoro

Perché ci stupiamo ancora se in famiglia lavora solo la donna?

I dati Istat confermano il tetto di un milione di famiglie povere in Italia. E in 970 mila nuclei è lei a portare i pantaloni

architecture-alternativo

Le donne sono la forza più vitale del mercato del lavoro. Lo confermano i dati Istat sulla povertà, che raccontano di 1 milione e 85 mila famiglie prive di reddito in Italia. Ma invece di interrogarci su questi dati che confermano il fallimento di tante promesse del governo precedente a quello Gentiloni, sembra che la notizia più importante riportata dal riassunto dell’Istituto di statistica sia un’altra.

Sono 970 mila, infatti, i nuclei famigliari con coniugi tra i 26 e i 64 anni dove a lavorare è solo un coniuge, e in particolare la donna, perché l’uomo è in pensione o comunque fuori dal mondo del lavoro. I maschi italiani, dunque, sono più disillusi, mentre le donne resistono lavorando a tempo pieno o part time. Dati che sembrano contrastare con tante immmagini stereotipate. Confermano, invece, i dati sull’accelerazione dell’imprenditoria femminile: solo nel 2016 sono nate più di 10 mila imprese a conduzione femminile nell’agricoltura, ristorazione, fashion e soprattutto servizi, dove 120 mila aziende “in rosa” rappresentano il 50% del settore.