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Lavoro

Mirafiori vota, attesa per il risultato. Cosa cambia con il sì

Dopo una settimana di polemiche e confronti, i lavoratori dello stabilimento di Torino hanno iniziato a votare sull’accordo proposto da Fiat. Il 98% del del turno di notte ha già votato. In serata verranno chiusi i seggi. Ecco cosa cambia se passa l’offerta del Lingotto

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Neanche nelle più sentite elezioni politiche l’affluenza è mai stata così elevata: alle 8 di questa mattina, al termine del turno di notte nello stabilimento di Mirafiori, aveva votato il 97,7% dei lavoratori presenti (384 su 393 dipendenti). Questa mattina le urne sono state riaperte per gli oltre duemila lavoratori del turno del mattino che per votare devono esibire il proprio tesserino aziendale (già lunghe code sui nove seggi aperti). In questi giorni tutti i mezzi di informazione ci hanno parlato delle polemiche tra centrodestra e centrosinistra per la linea di Fiat e della lotta dei sindacati divisi tra il sì e il no per l’accordo proposto da Fiat ai lavoratori. Ma di che accordo si sta parlando? Cosa cambierà realmente se al termine dello spoglio (che inizierà indicativamente alle 19.30) vinceranno i sì? Ecco le novità dell’accordo proposto dal Lingotto:

Pause: Passano da 40 a 30 minuti. Saranno tre di 10 minuti ciascuna invece che due da 15 e una da 10 minuti. I dieci minuti che si lavorano in più saranno retribuiti (32,47 euro al mese).

Turni: a regime si lavorerà su 18 turni (tre turni al giorno su sei giorni) con una settimana di sei giorni lavorativi e la successiva di quattro giorni. Il 18esimo turno sarà retribuito con la maggiorazione dello straordinario. Gli addetti alla manutenzione e alla centrale vernici lavoreranno su 21 turni (sette giorni su sette) mentre per i dipendenti addetti al turno centrale (quadri, impiegati e operai) l’orario sarà dalle 8.00 alle 17.00 con un’ora di pausa non retribuita. Con l’aumento dei turni si avranno circa 3.500 lordi annui in busta paga in più.

Mensa: la mezz’ora per la mensa resterà collocata all’interno del turno. Si ridiscuterà quando la fabbrica andrà a regime (nel 2012) la possibilità di spostarla a fine turno.

Assenteismo: dal luglio 2011 se non si sarà raggiunto un livello di assenteismo inferiore al 6% medio (ora è all’8%) i dipendenti che si assenteranno per malattie brevi (non oltre i 5 giorni) a ridosso delle feste, delle ferie o del riposo settimanale per più di due volte in un anno non avranno pagato il primo giorno di malattia. Dal 2012 se l’assenteismo non sarà sceso sotto il 4% i giorni di malattia non pagati saranno i primi due (l’Inps infatti paga solo dal quarto giorno mentre i primi tre sono a carico dell’azienda come prevede il Ccnl).

Cassa integrazione: si chiederà la cassa integrazione straordinaria per tutto il personale dal 14 febbraio 2011 (quando finirà l’ordinaria) per la durata di un anno.

Formazione: saranno tenuti corsi di formazione per i lavoratori in cig la cui frequenza sarà obbligatoria.

Straordinari: Saranno 120 le ore di straordinario obbligatorie ogni anno (15 sabati lavorativi), 80 in più delle 40 attuali.

Organici: le assunzioni del personale per la joint venture saranno fatte prioritariamente dagli stabilimenti Fga di Mirafiori e successivamente dalle altre Fiat torinesi garantendo retribuzione e inquadramento precedenti. Sarà riconosciuta l’anzianità aziendale pregressa e sarà liquidato il Tfr a chi lo chiederà.

Clausola responsabilità: Come già è previsto per lo stabilimento di Pomigliano il non rispetto degli impegni assunti con l’accordo comporta sanzioni in relazione a contributi sindacali, permessi per direttivi e permessi sindacali aggiuntivi allo Statuto dei Lavoratori.

Credits Images:

Alcuni dipendenti Fiat di Mirafiori