Connettiti con noi

Lavoro

È lunedì. Coraggio, il peggio deve ancora arrivare

Il primo giorno della settimana lavorativa sarà anche il più odiato, ma è di martedì che gli italiani affrontano impegni maggiori e hanno bisogno di più energia

È un dato di fatto: il lunedì è il giorno più odiato dagli italiani, quello che per la maggior parte dei lavoratori coincide con il ritorno all’attività dopo due giorni di riposo. Se poi c’è stato un ponte, il rientro non può che essere ancora più traumatico. Consolatevi: il peggio deve ancora arrivare!

Secondo un’indagine condotta da Blogmeter per Red Bull su un campione di 815 italiani, risulta essere il martedì la giornata in cui si concentrano gli impegni maggiori e si ha perciò più bisogno di energia.

Secondo il 27% degli intervistati (fascia d’età 18-64 anni), il martedì è il giorno con il più alto carico di lavoro da portare a termine, quello in cui si ricevono maggiori richieste da clienti e fornitori (13%), e infine quello in cui si prendono in assoluto meno ferie e permessi (3%). Percentuali ancora più marcate sui giovani under 35. Il mercoledì è la giornata dei meeting e delle riunioni (13%), mentre il venerdì è il giorno in cui è più comune usufruire di ferie e permessi (19%). A dispetto delle aspettative, è il giovedì il giorno meno impegnativo per gli italiani che lavorano.

La ricerca ha utilizzato l’analisi iconografica per associare ai diversi giorni della settimana l’immagine che meglio li rappresentasse. Se al lunedì vengono associate, come prevedibile, immagini e sensazioni negative (fatica, tristezza) e al venerdì concetti positivi legati alla vittoria e all’avercela fatta, gli italiani associano al martedì il bisogno di carica e sensazioni di frustrazione/stress. Inoltre, “impegno” è il concetto in assoluto più legato al martedì lavorativo (lo afferma il 39% degli intervistati), sia in accezione positiva (carica, motivazione) che negativa (carico di lavoro, fatica). In particolare, gli under 35 sono il target che percepisce maggiormente l’impegno richiesto dai martedì lavorativi. Si tratta infatti della fascia d’età che avverte più la fatica della giornata e percepisce le attività più difficili, come dimostra anche la maggiore incidenza (sui 5 giorni lavorativi) di elementi come richieste esterne e verifiche del proprio lavoro con superiori e clienti.