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Imprenditoria femminile: le idee per avere successo non mancano, ma bisogna sostenerle. Come prescrivono le direttive europee, infatti, gli Stati membri devono sostenere e incentivare l’imprenditoria femminile e la presenza femminile nelle imprese, a partire dai vertici. Così le istituzioni italiane mettono a disposizione delle donne una serie di agevolazioni e sgravi fiscali utili per l’attività imprenditoriale. Anche incubatori, fondazioni e altri soggetti privati stanno andando in questa direzione.

Imprenditoria femminile: idee per avere successo

Come si fa a sostenere l'imprenditoria femminile? Cioè come si fa ad accompagnare una giovane donna dalle idee vincenti fino alla creazione di un'azienda di successo? Il primo passaggio è capire che tipo di sostegno occorre: un finanziamento agevolato? Un finanziamento a fondo perduto? Una compartecipazione? Sgravi fiscali? Per rispondere a queste domande è necessario mettere in piedi un business plan, fondamentale per qualunque startup non si scappa.

Un primo passo è quello di consultare con regolarità i siti istituzionali che si occupano del tema. Ad esempio: il sito della Rete europea delle ambasciatrici per l’imprenditoria femminile, il sito del ministero della Sviluppo economico nella sezione incentivi, quello del dipartimento per le Pari opportunità, e quello dell’agenzia nazionale Invitalia.

Incentivi e agevolazioni

Quali sono allora i principali strumenti finanziari per supportare le idee delle imprenditrici?

Nuove imprese a tasso zero

Nuove imprese a tasso zero è uno strumento erogato da Invitalia. La norma prevede che a beneficiare dell’agevolazione siano micro e piccole imprese composte in prevalenza da donne. Le imprese, sotto forma di società, devono essere costituite al massimo da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda. Possono partecipare anche le donne che intendono costituire una società entro 45 giorni dall’ammissione all’agevolazione. Le agevolazioni consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero concessi in regime “de minimis” della durata massima di 8 anni per un importo pari al 75% della spesa ammissibile. Il progetto di investimento deve avere un ammontare massimo di 1,5 milioni di euro da realizzare entro 24 mesi dalla stipula del contratto.

Smart & Start

Si tratta di un'altra agevolazione di Invitalia, pensata per le donne che vogliono sviluppare una start up in Italia, anche se sono residenti all’estero o di nazionalità straniera). Smart & Start è aperto anche alle imprenditrici che già hanno costituito una start up innovativa da non più di 48 mesi, di piccola dimensione con sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale. Le agevolazioni prevedono un finanziamento a tasso zero per un importo pari al 70% delle spese ammissibili. L’aiuto sale all’80% se la start up innovativa è composta interamente da donne e/o da persone giovani under 35 anni o prevede la presenza di almeno una persona esperta. Le agevolazioni prevedono inoltre servizi di tutoraggio tecnico-gestionale per startup costituite da meno di 12 mesi. I programmi di investimento devono avere un importo compreso tra € 100 mila e € 1,5 milioni.

Fondo di garanzia per le Pmi

Il Fondo di Garanzia per le Pmi è stato istituito nel 2013 dal ministero delle Pari opportunità. Prevede che lo Stato si faccia garante al posto dell’impresa per il finanziamento concesso. Questo tipo di agevolazione è indicato per tutti quei soggetti, donne in questo caso, che non sono ritenuti bancabili ma che hanno bisogno di liquidità per dare vita al loro progetto di business. Possono richiedere il sostegno del Fondo di garanzia le imprese piccole e medie iscritte al Registro delle Imprese e che possiedono i requisiti per essere definite imprese femminili. Ma anche libere professioniste iscritte ai vari ordini professionali. Il 50% del fondo è destinato alle start up femminili (imprese che hanno avviato la loro attività da meno di 3 anni).

Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome

Il Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome è  un’iniziativa a “ombrello”, che si rivolge alle imprese femminili o alle lavoratrici autonome incluse le libere professioniste. Il Protocollo copre tutti i settori di attività. Le banche e gli intermediari finanziari aderenti con questo atto si impegnano a costituire uno plafond dedicato a realizzare le seguenti linee di intervento:

– Investiamo nelle donne : nuovi investimenti materiali e/o immateriali per lo sviluppo delle imprese femminili o della libera professione;
– Donne in start up : finanziamenti volti alla costituzione di nuove imprese femminili e l’avvio di libera professione;
– Donne in ripresa : finanziamenti finalizzati a sostenere la ripresa di imprese femminili o attività professionali a seguito di crisi.
– Sospensione donna : il protocollo prevede la sospensione del rimborso del finanziamento per un max di 12 mesi nel caso di maternità, grave malattia dell’imprenditrice o della libera professionista o del coniuge o convivente o figli/e anche adottivi/e; malattia invalidante di genitori, parenti o affini fino al 3 grado conviventi.