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Lavoro

Il lavoro è un casino? Colpa del capo

Altro che diritto alla disconnessione: se vi arrivano troppe mail fuori dall’orario di lavoro, è solo colpa dei dirigenti. E a loro tocca nei prossimi anni cambiare il volto delle organizzazioni

Si è parlato tanto del’iperconnessione e alla legge sul diritto alla disconnessione approvata in Francia, cioè il diritto dei lavoratori delle medie e grandi aziende di staccare la spina fuori dall’orario di lavoro e nel fine settimana. Non c’è da farsi illusioni, però, le “rotture” continueranno secondo Michael Mankins, esperto di gestione manageriale di Bain & Company: «La legge francese non risolve il vero problema: l’eccesso di messaggi inutili è dovuto alla cattiva organizzazione».

In un articolo su Harvard Business Review, riportato da Repubblica, dal titolo “Perché la legge francese sulle email non ripristinerà l’equilibrio tra tempi di vita e tempi di lavoro”, l’esperto di Bain & Company ha rivelato i risultati dell’analisi sulle comunicazioni online di 24 aziende di grandi dimensioni: «Setacciando programmi di posta per capire quanto tempo viene dedicato a spedire, leggere e rispondere a email, chat e messaggi, abbiamo scoperto conferma ciò che molti già sospettavano: i dirigenti ricevono ogni giorno oltre 200 email, i direttori dedicano circa 8 ore alla settimana a smaltire la posta elettronica. Il livello delle comunicazioni online è cresciuto ogni giorno a partire dal 2008, anno in cui abbiamo iniziato ad analizzare i dati, e in gran parte sfocia nelle ore libere e nei weekend».

Secondo Mankins, quindi, le misure transalpine spingeranno le persone a rispondere alle mail in orario di lavoro e a spostare altre mansioni nei fine settimana con un gioco a somma zero. Per migliorare davvero la vita delle persone e l’efficienza delle aziende, serve una rivoluzione a livello delle organizzazioni. E il modo migliore per accelerare questo processo, è fornire informazioni in tempo reale sul numero totale di ore dedicate a leggere e rispondere alle email.

Il primo nemico della serenità lavorativa è, dunque, il tasto “Rispondi a tutti”, che da solo costa mezzora di distrazioni a settimana: «Ci sono pochi dubbi sul costo delle comunicazioni inutili, non solo sul singolo dipendente, ma anche sulla società in termini di burnout e perdita di produttività dei lavoratori», è la conclusione di Mankins –. «È tempo che i capi si assumano la responsabilità di cambiare il modo in cui il lavoro viene organizzato». Insomma, boss tocca a te.