Connettiti con noi

Lavoro

I limiti di “Garanzia giovani”

Il provvedimento per aiutare gli under 25 a entrare nel mondo del lavoro non riesce a fronteggiare il problema della disoccupazione: uno spreco da 1,5 miliardi di euro

architecture-alternativo

Il 45% degli italiani sotto i 25 anni è disoccupato e 2,5 milioni di under 29 non studiano né lavorano. Questi i dati preoccupanti della disoccupazione giovanile a cui il progetto europeo “Garanzia giovani” dovrebbe far fronte generando lavoro stabile.

Nella realtà, secondo i dati del portale del governo italiano, l’iniziativa avrebbe fatto ben poco: dal 10 dicembre 2014, a 8 mesi dal lancio, sono stati appena 311.440 i giovani registrati al portale, il 18% della popolazione potenziale di Neet (giovani non coinvolti in progetti formativi di studio o lavoro) che oggi è pari a 1.723.000. Di questi “iscritti”, solo 116.835 sono stati “presi in carico” e appena 9.543 hanno usufruito del servizio.

Cosa fare per rendere realmente efficace questo strumento? Come evidenzia ItaliaOggi, occorrerebbe ridefinire il progetto europeo “Garanzia giovani” per generare lavoro stabile con interventi efficaci, e non temporanei. Anche a fronte di 1,5 miliardi di euro strappato dal nostro governo all’Ue per il 2014/15 e finora ampiamente inutilizzati.

Credits Images:

© Stan Honda/ Afp/ Getty Images