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Lavoro

Economia, Pier Carlo Padoan: «Margini di ragionamento sulle pensioni»

Il ministro ha risollevato il tema Inps in vista dell’arrivo delle buste arancioni; al Def discussi anche debito pubblico e pareggio di bilancio

A proposito del cosiddetto DeF, il Documento di Economia e Finanza, il Ministro Pier Carlo Padoan è intervenuto sul tema pensioni, per promuovere un ragionamento sul mondo del lavoro e sulle tutele che spettano sia a chi vi entra che a chi, invece, sta per uscirvi. Argomento, questo, particolarmente caldo, visto che si avvicina il momento in cui gli italiani riceveranno la mitica “busta arancione” dall’Inps, per scoprire finalmente a quanto dovrebbe ammontare il proprio assegno pensionistico.

SEGNALI DI CRESCITA. Sull’assegno dell’Inps, Padoan ha commentato: «Ci sono margini per ragionare sugli strumenti e sugli incentivi, e sui legami tra sistema pensionistico e mercato del lavoro»; in particolare, verrà vagliata l’ipotesi di aprire a «fonti di finanziamento complementare». Il tutto sullo sfondo di un quadro economico che, nonostante la debolezza a livello internazionale, dimostra solidi segni di ripresa, con miglioramenti nell’occupazione, nei conti pubblici e una diminuzione progressiva della pressione fiscale. Il merito va, secondo il Ministro dell’Economia, a «una politica fiscale rigorosa e misure espansive e riforme strutturali», tali da incentivare una crescita che, nel 2016, arriva dopo tre anni di ininterrotta contrazione.

ATTACCO AL DEBITO PUBBLICO. Tra gli obiettivi primari del Governo vi è sicuramente la riduzione pesante passivo che affligge le amministrazioni pubbliche. Il 2016 sarà, secondo Padoan, l’anno dell’attacco al debito pubblico: si punta a ridurre progressivamente il rapporto deficit/Pil. Le clausole di salvaguardia, imposte finalizzate ad avvicinarsi al pareggio di bilancio, dovrebbero essere stabilizzate a 0,9 punti del Pil; per riuscirci, saranno necessarie risorse per almeno 15 miliardi di euro per il 2017.