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Lavoro

Dieci errori da evitare per un curriculum perfetto

Mandate decine di curriculum e non venite richiamati? Forse c’è qualcosa che non va in come vi presentate. Hays stila una lista delle sviste più comuni nella realizzazione del proprio Cv

Gli errori più gravi? Inviare il proprio curriculum vitae con refusi nel testo (succede, abbiamo le prove) o senza averlo personalizzato in funzione del destinatario: errori che denotano scarsa attenzione e poco interesse per una determinata posizione di lavoro. Ma i difetti e le sviste non finiscono qui. Ogni giorno i direttori delle risorse umane ricevono decine (se non centinaia) di candidature e il più piccolo dettaglio può fare la differenza tra l’essere chiamati per un colloquio e finire nel cestino. Quali sono, allora, le linee guida per presentare il curriculum perfetto? Hays, società di recruitment specializzato in middle e top management, ha stilato una top 10 degli errori più comuni in cui è facile incappare, fornendo inoltre semplici, ma preziose, ‘dritte’ per non essere scartati in prima lettura. Secondo Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia, “La prima regola – e forse la più importante – è di evitare quello che, tra gli addetti ai lavori, viene definito come l’overload. Essere prolissi non serve. Si rischia di annoiare la persona che sta visionando il nostro profilo. Sembra scontato ma, molto spesso, i CV sono troppo lunghi e contengono informazioni irrilevanti”. Meglio quindi accorciare il più possibile, cercando di evidenziare solo le esperienze più recenti e riassumendo con poche, ma efficaci, parole, le proprie doti. Altro importante accorgimento è quello di presentare le esperienze lavorative dalla più recente alla meno recente. Un grave errore, molto comune, è quello di autocandidarsi con un cv standard, non adattato alle esigenze di un’azienda. “I responsabili delle risorse umane capiscono a una prima lettura se il candidato ha organizzato il curriculum ragionando ed evidenziando i plus che lo rendono il candidato ideale per ricoprire una determinata posizione. Il curriculum deve essere ‘tailor made’ – continua Soave – è necessario quindi inserire riferimenti specifici al lavoro ricercato, così da mostrare reale interesse per la posizione aperta. Assolutamente vietati poi gli errori di distrazione: mai dimenticarsi di inviare la mail senza l’allegato, “cosa che accade molto più spesso di quanto si possa immaginare”, confessa Soave. Anche alcune operazioni che vengono considerate semplici e ovvie possono nascondere brutte sorprese. Tra le 10 dritte di Hays anche quella di non mentire: “Impreziosire il proprio profilo, magari arricchendo qualche skill o omettendo determinate mancanze, è più che comprensibile – ammette Soave – ma mentire spudoratamente sulle proprie capacità e sulle esperienze passate di lavoro non paga. Nell’era digitale, è sempre più facile verificare con un paio di click referenze ed esperienze.

I 10 ERRORI DA EVITARE PER UN CV PERFETTO