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Lavoro

BIG, arriva il talent show per manager del futuro

Un business game che mette insieme le generazioni per risanare aziende in difficoltà e formare i manager di domani

Con BIG, arriva il primo talent show per manager del futuro. Da una parte manager navigati, dall’altra neolaureati e universitari che con l’aiuto di maestri di grande esperienza dovranno risanare aziende che versano in difficoltà economica e restituire loro un buon posizionamento sul mercato nazionale e globale. E’ questa la trama di BIG (Business Intergenerational Game), progetto di apprendimento promosso dal Centro di Formazione Management del Terziario (CFMT) con l’obiettivo di fondere l’esperienza dei manager esperti e le skill digitali dei giovani per creare nuove competenze.

BIG, arriva il talent show per manager del futuro

BIG è una simulazione della realtà aziendale, un vero e proprio “business game” che si sviluppa su una piattaforma tecnologica: le squadre sono miste (manager e giovani) e a ognuna viene assegnata un’azienda in una situazione di crisi e il compito di rimetterla in sesto e riportarla sul mercato. Il tempo a disposizione è un mese, che corrisponde a un anno di gestione dell’azienda, suddiviso in 4 round, equivalenti ai trimestri.

Il primo round partirà il 30 ottobre, la premiazione avverrà il 5 dicembre e ai quattro primi classificati andrà in premio un corso di formazione del valore di 3 mila euro (in palio anche 5 stage tra tutti i partecipanti). Nella simulazione saranno rappresentate tre funzioni aziendali – produzione; amministrazione e controllo; marketing e vendite. I team dovranno analizzare la situazione, prendere decisioni e metterle in atto utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’ambiente simulato. Alla fine dei 4 round una giuria di manager, imprenditori, startupper e docenti premierà i gruppi che otterranno risultati aziendali di successo facendo leva sulla collaborazione intergenerazionale.

«La cooperazione intergenerazionale sta diventando per le aziende una chiave di successo fondamentale» spiega il direttore generale del Cfmt, Mario Sassi. «È quindi necessario coinvolgere i giovani investendo concretamente su di loro. E questo progetto ha comunque una doppia funzione, e a beneficiarne saranno anche i manager, che saranno esposti all’entusiasmo e alle abilità digitali dei ragazzi. In azienda vince chi sa collaborare, e si tratta dunque di un’iniziativa ‘win-win’”».