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Nessuno riesce a fermare i furbetti del certificato medico. Ricordate i vigili urbani di Roma tutti malati a Capodanno 2015? Il tribunale cancellò ogni imputazione, rendendo vana ogni lotta agli assenteisti. Ci riproverà l'Inps a lottare contro i certificati medici "tattici" in occasione di festività e ponti. L'ente di previdenza, che da settembre prenderà in carico la gestione delle visite fiscali a carico dei dipendenti statali, ha annunciato una nuova battaglia contro l'assenteismo, in particolare nel pubblico impiego.

ARRIVA L'ALGORITMO DELLE VISITE FISCALI

D'altronde, gli statali si ammalano più dei dipendenti del settore privato, lo dicono i numeri. «La distribuzione per il settore privato dei giorni di malattia è intorno ai 5 giorni, nel pubblico è intorno a 11 giorni», ha sottolineato il presidente dell'Inps, Tito Boeri. «Abbiamo forti asimmetrie all'interno del territorio nazionale addebitabili alla assenza di una amministrazione unica. Passando dalla situazione attuale a una situazione con unica amministrazione Inps che accentra informazioni ci aspettiamo di migliorare l'efficienza dei controlli e di garantire un servizio per cittadini più uniforme in tutto il territorio nazionale».

La vera novità sono le visite fiscali d'ufficio per gli statali, e non più solo su richiesta dei dirigenti della Pa. Per programmare gli interventi più efficaci, l'Inps si servirà di un software che consentirà di eseguire controlli mirati nei confronti delle assenze considerate più "sospette". Sarà insomma un algoritmo a individuare le possibili frodi. L'obiettivo è superare il livello attuale del 5% di visite a fronte dei certificati presentati, cioè 300 mila visite fiscali a fronte di 6 milioni di malattie, per portarlo almeno a 500 mila controlli. Nel privato sono state 598 mila nel 2016. 

L'ALGORITMO CHE SCOVA I FURBETTI

Saranno i dati a a rendere più mirate le visite fiscali: grazie al Data Mining verranno analizzate serie storiche di milioni di certificati medici e individuati, su base statistica, gli eventi più probabilmente passibili di riduzione della prognosi. «Controlli più efficaci saranno un deterrente contro il comportamento opportunistico», conclude Boeri con particolare riferimento a weekend, ponti e festività: «Impariamo guardando all'esperienza e ai fattori di rischio. Sappiamo che possono esserci abusi o comportamenti opportunistici. Perciò la scelta di dove mandare i medici non deve essere casuale». 

Il presidente Inps è tornato a chiedere l'armonizzazione delle fasce di reperibilità tra pubblico e privato. Al momento, nel settore privato sono 10-12 e 17-19 mentre quelle del pubblico sono 9-13 e 15-18.