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Lavoro

Amazon testa la settimana lavorativa da 30 ore

Dopo le critiche sui turni da 80 ore, l’iniziativa del gruppo di Jeff Bezos, che punta a “creare un ambiente di lavoro fatto apposta per incoraggiare successo e crescita della carriera”. Ma solo per alcuni dipendenti

Meno ore di lavoro con gli stessi benefit del full time, ma a uno stipendio ridotto. E solo per alcuni dipendenti. Dopo le pesanti critiche ricadute in seguito a un’inchiesta del New York Times sui pesanti orari di lavoro dei dipendenti Amazon, la multinazionale di Jeff Bezos ha deciso di varare la settimana lavorativa da 30 ore. L’iniziativa, al momento in fase di test, interesserà un numero selezionato di impiegati e manager, che lavoreranno dal lunedì al giovedì nella fascia oraria 10-14; volendo potranno aggiungere ore di lavoro extra. Questi lavoratori, che riceveranno uno stipendio pari al 75% di chi svolge turni da 40 ore settimanali, potranno decidere di tornare a un orario full time.

L’iniziativa è stata accompagnata dall’evento intitolato Reinventing the Work-Life Ratio for Tech Talent, in cui, al centro, c’era proprio il tema del bilanciamento vita professionale-vita privata per i talenti nel campo della tecnologia. Bezos, in un’intervista al suo Washinton Post, ha dichiarato che l’obiettivo è “creare un ambiente di lavoro tagliato su un orario ridotto e fatto apposta per incoraggiare successo e crescita della carriera”. Al momento, però, l’azienda non ha nessuna intenzione di estendere l’orario settimanale da 30 ore a tutti i suoi dipendenti.

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