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Lavoro

Agromafie, in aumento le vittime del caporalato

Sono 430 mila i braccianti che vivono in condizione di schiavitù; il comparto agroalimentare è sempre più ghiotto per la criminalità organizzata

Il caporalato e l’agromafia muovono l’economia illegale: valgono infatti tra i 14 e i 17,5 miliardi di euro. Questo è quanto emerge dal rapporto di Flai Cgil e dall’osservatorio Placido Rizzetto, che in “Agromafie e caporalato” hanno portato alla luce le cifre da capogiro relativo al sommerso della produzione alimentare.

FENOMENO CAPORALATO. Sono ben 430 mila le persone italiane e straniere impiegate illegalmente nelle coltivazioni del nostro Paese e vittime di gravi forme di sfruttamento; rispetto al rapporto precedente sono aumentare di un numero di unità compreso tra le 30 e le 50 mila. Lo sfruttamento dei lavoratori agricoli si avvale delle tipiche pratiche del lavoro nero: un salario misero che va dai 22 ai 30 euro al giorno (il 50% in meno di quanto definito dai contratti nazionali) per 8-12 ore lavorative, nessuna tutela, violenze, ricatti, sottrazione dei permessi di soggiorno, obbligo di risiedere in determinati alloggi e di spostarsi solo con i mezzi del caporale. Gli individui sfruttati dalla consuetudine del caporalato, oltre a lavorare in condizioni di semi-schiavitù, vivono in stati di vulnerabilità alloggiativa.

MAFIA E AGROALIMENTARE. Il fenomeno del caporalato è ben lungi dal contrarsi; secondo il rapporto, più del 56% dei lavoratori agricoli è irregolare o parzialmente irregolare. Ma il lavoro nero è solo uno fra i problemi che affligge il comparto agroalimentare italiano, che è sempre più al centro degli interessi delle cosche mafiose. L’attenzione della criminalità organizzata per il comparto dell’agroalimentare è palese (il 50% dei beni sequestrati dalle autorità sono terreni coltivabili): il 16% dell’economia sommersa relativa al comparto agricolo è derivata dalla contraffazione alimentare; ulteriore settore di sviluppo per l’agromafia è il nuovo business delle energie rinnovabili, che presenta, per la criminalità, interessanti ipotesi di sfruttamento e guadagno.