
Nonostante il periodo non certo brillante dal punto di vista delle vendite, i televisori continuano a mantenere un certo appeal nei consumatori, merito di soluzioni tecnologiche all’avanguardia e di un accesso sempre più ricco a contenuti di qualità. Se, infatti, si registra un costante incremento nel consumo di video su dispositivi mobili, analogamente aumenta il tempo passato davanti ai grandi schermi. Secondo i dati del Total Audience Report di Nielsen, nel 2018 la popolazione adulta americana ha visto in media 4,46 ore al giorno di Tv, sommando programmi lineari e in streaming. Il trend è corroborato da un altro dato che emerge da un recente studio di Deloitte, ovvero che ben il 55% delle famiglie americane ha almeno un contratto a un servizio di streaming video. Chi paga per vedere film e serie li vede principalmente sui televisori; secondo Netflix, lo fa almeno il 70% dei sui abbonati. Questa fotografia è in buona misura analoga a tutte le latitudini, Italia inclusa. Per questa ragione le aziende produttrici di televisori stanno proponendo nuove soluzioni per rispondere alla crescente domanda di contenuti. Samsung, leader di mercato del settore, ha in serbo diverse novità. Ne abbiamo parlato con Francesco Leveque, Marketing Director della divisione Audio Video di Samsung Electronics Italia.
Come sta andando il comparto dei televisori?
In questo momento stiamo vivendo una fase un po’ di transizione del mercato. A livello numerico osserviamo sostanzialmente una stabilità, anche se si notano degli indicatori interessanti. Tra questi c’è sicuramente la buona crescita dei televisori di grandi dimensioni, spinti dal notevole progresso tecnologico che hanno avuto gli schermi e dai nuovi modelli 8K. Significativa è anche l’evoluzione che sta avendo la smart Tv con sempre più televisori connessi alla rete e, quindi, ai sevizi digitali in streaming.
Perché crescono le vendite di modelli con dimensioni dai 55 pollici in su?
Secondo le nostre ricerche di mercato, oggi chi compra un televisore lo cerca di grandi dimensioni perché ritiene che sia uno degli elementi principali che garantiscono la migliore esperienza visiva. Va aggiunto che i consumatori hanno progressivamente modificato i propri gusti legati al design e, conseguentemente, i televisori ora sono diventati più eleganti, sottili e meno ingombranti. Questo significa che, a parità di dimensioni complessive, un televisore di ultima generazione offre più pollici rispetto al passato perché è quasi privo di cornice. Non da ultimo, va considerato che sono sensibilmente aumentati i contenuti di qualità, specialmente quelli dei servizi di streaming, e questo ha contribuito alla domanda di schermi di grandi dimensioni. Nonostante il trend sia evidente, esistono ancora ampi spazi per convincere il consumatore a cambiare con un modello più recente e più grande, e su questo punto stiamo lavorando proprio a una campagna di marketing dedicata.
I televisori 4K installati sono ancora tutto sommato pochi, negli Stati Uniti raggiungeranno circa il 50% solo alla fine di quest’anno, in Italia siamo anche più in dietro. Ha senso quindi comprare ora un 8K?
In effetti la transazione dal Full HD al 4K non è ancora terminata, anche se rispetto al passato i cicli di vita dei prodotti tecnologici si stanno sensibilmente accorciando. Quindi, se è vero che i televisori 4K hanno ancora una penetrazione bassa nel nostro Paese, va osservato che oltre l’80% dei nostri prodotti venduti sono di questo tipo e che oggi non è azzardato passare alla tecnologia successiva. L’8K diventa una risorsa molto interessante per coloro che vogliono avere un’esperienza visiva ai massimi livelli su televisori di grandi dimensioni, apprezzando non solo film e serie ma anche immagini fotografiche definite e dettagliate, sfruttando appieno i 33 milioni di pixel messi a disposizione da questi schermi.
C’è una forte carenza di contenuti in 8K, l’upscaling è abbastanza per soddisfare l’esperienza visiva dei consumatori?
Questo è un punto essenziale. Oggi il software gioca un ruolo fondamentale nei televisori di ultima generazione. Il sistema di upscaling che abbiamo sviluppato è, infatti, estremamente evoluto e sofisticato. Rispetto al passato, dove l’immagine veniva semplicemente modificata per aumentarne la risoluzione, ora grazie al nostro processore integrato e a tecniche di machine learning – quindi con l’ausilio dell’intelligenza artificiale – i video vengono completamente rielaborati, raggiungendo una qualità mai vista. Questo significa che un televisore 8K è in grado di far vedere meglio qualsiasi contenuto, specialmente quelli prodotti nativamente in 4K.
Mentre molte aziende concorrenti sono andate verso la tecnologia Oled, voi avete sviluppato in autonomia i pannelli QLed. È stata una scelta vincente?
La risposta è sicuramente sì. A dirlo sono in primis i dati di mercato, in Italia oltre il 60% dei televisori venduti sono con tecnologia QLed rispetto all’Oled. La scelta di Samsung di investire in questo genere di schermi è stata guidata da un solo obiettivo: offrire la migliore soluzione visiva nel tempo. Usando, infatti, materiali inorganici siamo in grado di garantire una qualità persistente degli schermi, elemento distintivo dei QLed. Ma il televisore pronto per il futuro, come lo intendiamo noi, non è legato esclusivamente all’utilizzo di questa tecnologia, tiene anche in considerazione una serie di altri componenti come quelli software, capaci di massimizzare l’esperienza del consumatore.
Il forte incremento del consumo di film, serie tv e videogame rappresenta una grande opportunità per il mercato. Siete stati degli antesignani nell’integrazione di questi contenuti nella vostra piattaforma smart, quali sono i vostri piani futuri? Sarete anche i primi ad accogliere i contenuti Apple…
Storicamente come azienda abbiamo sempre investito parecchio sui contenuti collaborando con tutte le principali major, i broadcaster e le piattaforme, creando un ecosistema virtuoso. Basti ricordare, ad esempio, le prime partite di calcio in 4K realizzate in collaborazione con Mediaset. Inoltre, oggi siamo il partner tecnologico del canale 4K di Sky, siamo stati tra i primi a investire sui contenuti di Netflix, e abbiamo importanti accordi in esclusiva, come quello siglato appunto con Apple che vedrà l’integrazione (per primi) del nuovo servizio di streaming dell’azienda californiana. In generale, però, l’approccio di Samsung è quello di rendere i nostri televisori degli hub per ricevere tutti i migliori contenuti disponibili con la migliore qualità. Tra questi non va dimenticato il mondo gaming, un trend in forte crescita che presidiamo con una collaborazione strategica siglata con Microsoft.
Alcuni vostri concorrenti stanno mettendo in piedi piattaforme autonome di streaming, è un modello di business che vi interessa?
Per noi è sempre stato essenziale, lo sottolineo nuovamente, rendere i nostri televisori degli hub per poter accogliere e vedere al meglio tutti i migliori contenti video disponibili. Quindi, almeno nel prossimo futuro, non ci sono piani per cambiare questa strategia. Samsung è, e vuole continuare a essere, prima di tutto un produttore di hardware. Semmai, scegliamo dei partner per accedere in modo privilegiato a qualche tipo di servizio, come dimostra l’accordo siglato con Rakuten Tv.
I televisori 4K sono stati lanciati nel 2013, dopo solo cinque anni sono arrivati gli 8K, questo vuol dire che nel 2023 ci potremmo aspettare un ulteriore cambio di tecnologia?
Non so dire ora quale sarà la tecnologia che proporremo, di sicuro l’innovazione non si arresta e al momento opportuno offriremo al consumatore la migliore soluzione possibile per aumentare ulteriormente l’esperienza visiva attraverso il televisore. C’è un tema però da tenere in considerazione: il televisore sarà sempre più uno strumento per svolgere funzioni evolute. Mi aspetto, ad esempio, che questi schermi diventino il display principale per la gestione della smart home interagendo direttamente con gli altri elettrodomestici di casa. Analogamente credo che i Tv integreranno funzionalità social per condividere e commentare in tempo reale i contenuti che si stanno guardando. Insomma, sono sicuro che il futuro ci riserverà delle belle sorprese e che Samsung continuerà a essere pioniera nello sviluppo di nuove soluzioni.
Intervista pubblicata su Business People, giugno 2019