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Privacy e smartphone, quante lacune per gli italiani!

Cellulari e tablet contengono molte informazioni, anche immagini e video “intimi” e dati bancari, ma vengono smarriti da sei persone su dieci. Tra i luoghi più comuni anche i bagni pubblici

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Da una ricerca realizzata da Norton by Symantec su circa 3 mila intervistati in Italia, Francia e Spagna, è emerso che i consumatori sono ben lontani dall’adottare un approccio che assicuri la protezione dei loro dati personali. Infatti il 65% degli intervistati in Italia ha ammesso di aver perso almeno un device mobile. Le strade e i mezzi di trasporto sono i luoghi in cui è più facile perdere un dispositivo, al quarto posto i bagni pubblici. Fa riflettere che il 55% degli italiani ha dichiarato di essere disposto a utilizzare un telefono senza l’autorizzazione del proprietario, il 19% di loro lo farebbe per leggere messaggi e il 20% darebbe un’occhiata alle foto e ai video. Nell’Europa meridionale i consumatori utilizzano i propri dispositivi elettronici con grande regolarità, specialmente per controllare mail personali e professionali, ma anche per attività sui loro social network: per l’80% degli italiani controllare le mail personali su uno smartphone o tablet è diventata una routine quotidiana, e il fenomeno riguarda il 60% di quanti controllano mail di lavoro.

SUL TELEFONO ANCHE PASSWORD E DETTAGLI BANCARI. Un intervistato su cinque conserva i propri dettagli bancari sul suo dispositivo portatile, il 42% degli italiani ha memorizzato i propri dettagli di accesso ai social media, o in misura anche maggiore alla propria casella di posta elettronica (41%). Il 62% degli italiani conserva immagini e video definiti “intimi” sul proprio smartphone. Sebbene in media la metà degli intervistati considera lo smarrimento del proprio dispositivo mobile e dei dati che contiene come un possibile rischio, meno di un intervistato su dieci ha sottoscritto una polizza di assicurazione contro il furto o lo smarrimento dei dispositivi. Molto interessante rilevare, però, che la protezione di dati confidenziali è al terzo posto tra gli elementi per i quali i consumatori sentono la necessità di una maggiore sicurezza.