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Proposta di legge per il Wi-fi obbligatorio nei negozi: il sì di 110 parlamentari

La connessione wireless dovrà essere gratuita e aperta a tutto. Svolta epocale o nuova tassa per gli esercenti?

La rivoluzione digitale a colpi di legge. Se la società non corre come la tecnologia, ci prova il Parlamento a cambiare le cose imponendo l’obbligo di Wi-fi praticamente dappertutto.

Si chiama Disposizioni per la diffusione dell’accesso alla rete internet mediante connessione senza fili (A.C. 2528 – XVII Legislatura) e promette di cambiare l’Italia. E’ la proposta di legge promossa da Sergio Boccadutri (PD) che ha già ottenuto il sostegno di 110 parlamentari.

In sintesi prevede l’obbligo di installare una rete Wi-Fi libera in tutti gli esercizi commerciali italiani con superficie superiore a 100 mq e almeno due dipendenti. Lo stesso obbligo varrebbe per le scuole (ma non mancano le resistenze alla modernità come si legge qui), gli uffici comunali e gli ospedali.

«Con questa proposta vogliamo assicurare l’accesso alla rete a cittadini e consumatori, con modalità semplici e a portata di mano», il commento dell’onorevole Sergio Boccadutri, «e per raggiungere l’obiettivo abbiamo bisogno della mobilitazione di tutti. Potremmo avere milioni di accessi quotidiani a internet aggiuntivi rispetto a quelli attuali, con indubbie ripercussioni positive sul pil. La diffusione del Wi-Fi con le modalità che proponiamo potrà assicurare un grande impulso allo sviluppo dell’economia digitale di cui abbiamo bisogno nel turismo, nell’istruzione e in tutti quei settori legati alla digitalizzazione del Paese».

In attesa di possibili contrasti e contestazioni da parte degli esercenti, tutti con la mano sullo smartphone.

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