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Musica online, per Google accordo europeo sui diritti

Armonia, realtà di cui fanno parte l’italiana Siae, la francese Sacem e la spagnola Sgae, sigla un’intesa per l’accesso dei vari servizi Google (come YouTube, Google Play Music e Locker) a un repertorio di oltre 5,5 milioni di opere

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È stato firmato un importante accordo tra Google e le società Siae, Sacem (Francia) e Sgae (Spagna) in quanto società partner di Armonia (realtà nata per semplificare il rilascio di licenze pan-Europee offrendo un hub per l’utilizzazione dei repertori da esse rappresentati). Questa intesa garantisce l’accesso dei vari servizi di Google (YouTube, Google Play Music e Locker e altri) ai diritti di oltre 5,5 milioni di opere; questi repertori saranno disponibili ai clienti Google di tutti i Paesi europei e, per certi repertori, delle nazioni euroasiatiche, del Medio Oriente, della penisola arabica, dell’Africa e del subcontinente indiano. “La Siae accoglie con favore l’introduzione di questo nuovo servizio in Italia, che migliorerà l’offerta di musica nel Cloud”, afferma Manlio Mallia, vice direttore generale di Siae. “L’hub Armonia opera a beneficio dei titolari dei diritti e dei service provider. Pertanto si tratta di un passo nella direzione indicata dalla Commissione europea e anticipa gli scopi della Direttiva sulla gestione collettiva nell’aggregazione dei repertori. Può essere considerato un progresso nel processo di implementazione dell’Agenda digitale europea”.

“Accordi come questo sono fondamentali per assicurare che gli artisti e i titolari di diritti ricevano un’adeguata remunerazione per la loro attività creativa e che i service provider di musica in digitale possano offrire sul mercato servizi innovativi a beneficio dei consumatori europei”, ha commentato, invece, Sami Valkonen, direttore Music Licensing di Google. “Armonia è un importante passo avanti nella riforma in corso riguardante il licensing multi territoriale in Europa, in quanto aiuta a semplificare e velocizzare le procedure licenza di opere musicali, un aspetto cruciale per favorire una rapida innovazione da parte dei service provider di musica in digitale”. Per quanto riguarda gli altri grandi Paesi europei che non rientrano nell’accordo, come Gran Bretagna e Germania, sono stati siglati singolarmente accordi con Google.