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Italia fanalino di coda europeo per la banda larga

Meno delle metà delle famiglie con almeno un componete tra i 16 e i 64 anni possiede la connessione a banda larga, mentre la media Europea si attesta al 61%. Ai primi posti Olanda, Lussemburgo, Svezia e Danimarca

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L’Italia rimane indietro in Europa sull’accesso ad internet da casa attraverso la banda larga. Le famiglie con almeno un componete tra i 16 e i 64 anni che possiedono la connessione a banda larga sono, infatti, il 49%, rispetto alla media europea del 61%. Fanno peggio solo Grecia, Bulgaria, Romania. È quanto emerge dall’indagine dell’Istat ‘Cittadini e nuove tecnologie condotta a inizio 2010. Nonostante l’Italia resti in coda, risulta, insieme alla Grecia, tra i Paesi che registrano la crescita maggiore nell’accesso a internet mediante banda larga (entrambe hanno segnato un aumento superiore al 24%). Anche considerando la percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiede un accesso ad Internet da casa, l’Italia è rimasta indietro rispetto a molti dei paesi dell’Unione europea, risultando al ventesimo posto, con un tasso di penetrazione del 59% rispetto alla media europea del 70%. «Vicini all’Italia – spiega sempre l’Istat – troviamo la Spagna (59%) e la Lettonia (60%), mentre Olanda, Lussemburgo, Svezia e Danimarca registrano un tasso di penetrazione che supera l’86%», con una crescita nell’accesso ad Internet pari all’11,3%.