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Dahlia tv, la Lega Calcio pensa a una propria televisione

Mancati introiti pari a 21 milioni di euro mettono in crisi otto squadre di serie A. In crisi soprattutto il Cagliari per il quale l’emittente televisiva è anche sponsor

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La messa in liquidazione di Dahlia tv scuote il mondo del pallone. Lo spegnimento delle trasmissioni, fissato per il prossimo 31 gennaio, potrebbe significare per la Lega di Serie A mancati introiti per almeno 21 milioni di euro. Otto sono le squadre di serie A del quale l’emittente controllata dalla svedese Airplus (e partecipata da FilmMaster Television e TiMedia) detiene i diritti per la trasmissione sul digitale terrestre: Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese. La situazione più critica per la squadra sarda del quale Dahlia tv è anche sponsor. Per cercare di ovviare a questa situazione si è tenuta venerdì pomeriggio un’assemblea straordinaria della Lega di Serie A dai risvolti clamorosi. Chiare le parole di Maurizio Beretta, presidente della ‘confindustria’ del pallone, che ha dichiarato come tutti i soggetti coinvolti nella vicenda siano coscienti “della necessità di non spegnere il segnale”. Ribadendo che “la volontà della Lega è la tutela dei crediti legittimi e della continuazione della messa in onda delle partite delle 8 squadre della massima serie di calcio in capo a Dahlia”. Il presidente ha poi spiegato che sul tavolo “ci sono tante eventualità e possibilità” e che quella, clamorosa di diventare produttori “è una delle tante teoriche ipotesi che vanno valutate nel merito. Il nostro obiettivo è di tutelare i crediti per la continuità delle trasmissioni”. I 21 milioni circa che Dahlia deve per i diritti tv non sono in capo solamente alle 8 squadre coinvolte, ma rientrano negli 850 milioni circa dei diritti tv generali.

Credits Images:

Maurizio Beretta