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Caso Dahlia, Catricalà ribadisce la necessità di garantire il pluralismo

Per il presidente dell’Antitrust “nessun problema” sulla possibilità che sia la Lega Calcio a produrre e trasmettere le partite orfane dell’emittente fallita

Sembrava che la conclusione della vicenda fosse già scritta: fallimento di Dahlia tv e cessione dei diritti dell’emittente alla concorrente Mediaset. Ma forse non andrà così, almeno questo non sembra l’epilogo preferito dall’Antitrust che, invece, apre alla possibilità che le partite delle otto squadre, i cui diritti sono stati acquistati da Dahlia, vengano prodotte e trasmesse direttamente dalla Lega Calcio. Eloquenti le parole di Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: “In una situazione emergenziale si può anche pensare ad una attribuzione a trattativa diretta”. Non solo, Catricalà ha anche aggiunto: “Credo la Lega abbia qualche soluzione da proporci; noi siamo molto attenti a che non si verifichi che più di 200mila abbonati restino senza poter vedere le partite, tra l’altro dopo aver pagato. Non è accettabile in un mercato regolato come il nostro”.Catricalà nei giorni scorsi si era già espresso a favore di questa ipotesi.

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Antonio Catricalà