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Marche e sketch di Carosello

Marche e sketch di Carosello Torna a Indimenticabile Carosello
Domenica, 16 Febbraio 2014

ANTONETTO
Nicola Arigliano, grande artista jazz, sarà il protagonista degli sketch dello “Scommettitore” (1963/1968) per il digestivo Antonetto. La sua immagine è legata al famoso disegno grafico realizzato da Armando Testa che riporta l’immagine stilizzata di un uomo vestito di nero, col viso rosso e le mani bianche che massaggiano lo stomaco.

CARPANO
L’azienda entrata ormai a far parte delle distillerie Branca, commissionò la creatività per il vermouth Punt e Mes ad Armando Testa che, prendendo spunto dal nome, che deriva dal piemontese e significa “un punto e mezzo”, disegnò il celeberrimo tratto grafico costituito da un puntosfera e mezzo di colore amaranto. Lo stesso colore del liquore.

CICCARELLI
Prodotto dall’azienda milanese Farmaceutici Dott. Ciccarelli (1905), la pubblicità del dentifricio Pasta del Capitano a partire dal 1963 veniva curata direttamente dal direttore dell’azienda Nicola Ciccarelli, figlio del fondatore, che interveniva direttamente nei carosello che reclamizzavano il dentifricio, affiancando Carlo Dapporto.

DORIA
La simpatica serie animata “Tacabanda” prende il via nel 1968 e chiude i battenti nel 1975. Proprio in quel periodo decolla l’azienda alimentare italiana specializzata nella produzione di biscotti e cracker, fondata da Alessandro Zanin nel 1958 a Sarmede (Tv), poi trasferitasi a Orsago (Tv). Dal 2006 è entrata nell’orbita della Bauli.

FALQUI
Interpretato dall’attore Tino Scotti e scritto dal grande Marcello Marchesi, questo sketch vide la luce nel 1962. E il suo slogan – “Basta la parola!” - è diventato un vero tormentone. Grazie a questa campagna sull’omonimo confetto lassativo, l’azienda lombarda (tutt’ora attiva) divenne presto famosa tanto da lanciare anche le Palline Zigulì.

FERRERO
Quello con Jo Condor e il Gigante amico è senz’altro la reclame più amata nella storia di una seppur gloriosa azienda come la Ferrrero di Alba. Era infatti il 1971 quando Toni Pagot, supervisionò Romano Berola nella realizzazione delle diverse storie animate, scrivendone pure le musiche e le sceneggiature.

INVERNIZZI
L’azienda casearia, fondata nel 1908 da Giovanni Invernizzi, ha subito diversi passaggi di proprietà: con sede a Caravaggio oggi fa parte della galassia francese Lactalis. Ma nel 1965 il carosello della “Mucca Carolina” imperversava nell’etere del nostro Paese, facendo appassionare i piccoli telespettatori ai suoi formaggini.

IGNIS
Era il 1969 quando un attore brillante come Nino Manfredi accettava di ricoprire il ruolo di Gioacchino, fidanzato di Marisa: i due litigano discutendo i testi delle canzoni. Autori Castellano e Pipolo. Mentre nel 1970, sempre per Ignis, l’attore romano racconterà nei suoi caroselli divertenti episodi della sua carriera di comico.

MARZOTTO
La grande ironia di due mattatori della radio e della televisione come Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, viene messa a disposizione della nota linea di abiti maschili preconfezionati. La campagna con la coppia di protagonisti ebbe inizio già negli anni ’60 e andò avanti fin quasi al calo del sipario su Carosello.

PAVESI
È il grande Topo Gigio a lanciare i biscotti Pavesini dell’azienda, fondata nel 1937 da Mario Pavesi, nell’empireo dei grandi prodotti di massa. A fare compagnia al simpatico pupazzo creato da Maria Perego, arriveranno i cartoni di “Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda” che reclamizzavano i crakers Gran Pavesi. Altri caroselli riguarderanno i Ringo.

SACLÀ
La storica azienda di Asti, fondata da Ercole Pinin e dalla moglie Piera Campanella, porta le sue olive in televisione al ritmo di un jingle molto orecchiabile “Olivolì, Olivolà, Olivolì, Olive Saclà!”. E presto arrivarono anche gli Acetelli. Tutt’ora l’azienda si presenta come una realtà produttiva innovativa con filiali in Germania, Uk e Francia.

VECCHIA ROMAGNA
Un distillato tutto italiano contraddistinto da un’inconfondibile bottiglia. Era il 1958 quando Gino Cervi accetta di fare da testimonial al celebre “brandy che crea un’atmosfera”. Anche questa espressione divenne un modo di dire. Oggi l’azienda emiliana continua a produrre e a distribuire il suo prodotto.

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