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Ubs, multa di 5 miliardi in arrivo dalla Francia: complicità in evasione

L’inchiesta del fisco parla di 85 milioni di euro spariti ogni anno grazie alle condizioni (e alle poche domande) della banca svizzera

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Non si ferma la guerra del governo francese contro gli evasori fiscali, ma si sposta su un nuovo obiettivo: le banche svizzere. «Complici», secondo la giustizia transalpina. E quindi punibili, in particolare Ubs, con una multa da 6 miliardi di franchi, circa 5 miliardi di euro. Qualcosa del genere avevano fatto gli Stati Uniti nel 2009, ma per “soli” 780 milioni di euro.

Ad anticipare la mossa di Parigi è il quotidiano elvetico Le Temps che ha avuto accesso alle carte dell’inchiesta insieme al sito Mediapart. La prima mossa era stata chiedere una cauzione all’istituto di credito da un miliardo, pari al 42,6% dell’utile netto dell’ultimo esercizio: «insensata», «politicizzata» e «ingiustificata» secondo la banca (che ha fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo), ma pagata il 30 settembre.

VIP IN TRIP. Sono alcune migliaia gli evasori coinvolti, tra cui numerosi vip: Laurent Blanc, Youri Djorkaeff, Christian Karembeu e Marcel Desailly. Non solo ex calciatori, ma anche l’exministro del Bilancio, Jerome Cahuzac. L’accusa per l’istituto di credito è «riciclaggio aggravato e frode fiscale».

«Centoventi emissari di Ubs hanno battuto, per anni, la Francia, alla caccia di ricchi risparmiatori», ha scritto il giornalista Antoine Peillon nel libro Quei 600 miliardi che mancano alla Francia dove si racconta degli eventi mondani trasformati in occasioni promozionale di un “manuale di Private Banking” che si è rivelato uan «guida all’evasione fiscale».

Una cifra, quella del titolo, nascosta in mezzo mondo ma anche in Svizzera: 85 milioni di euro all’anno sarebbe l’ammanco annuale per l’erario dal 2000 in poi da imputare al colosso elvetico.

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