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Fare i soldi in Borsa? Uno su cento ce la fa

Nella storia di Wall Street appena 30 aziende hanno generato tre quarti dei guadagni. Puntare sulle altre vuol dire solo rimetterci soldi

Fare i soldi in Borsa? Uno su cento ce la fa. Più o meno è questa la percentuale di aziende – e azioni “superstocks” – che ha sbancato Wall Street nella storia: appena 30 nomi dal 1926 al 2015. La migliore? Rimane Amazon, che da 18 dollari di quotazione quando ancora non si capiva dove sarebbe potuta arrivare quella libreria online, oggi ne vale quasi mille grazie all’esplosione di ecommerce, ebook, cloud, Video ecc.

COME FARE SOLDI A WALL STREET

A fare i calcoli è stato Hendrik Bessembinder, professore di Finanza dell’Università dell’Arizona, citato dal Wall Street Journal, che ha analizzato le performance di 25.782 aziende quotate in 90 anni di finanza made in Usa. Le 30 aziende regine – meno dell’1,1% – hanno portato da sole un terzo della ricchezza complessiva di Wall Street e tre quarti dei guadagni. Investire su tutte le altre avrebbe portato nel migliore dei casi a pareggiare i ritorni di un bond, e nel peggiore a perdere. Metà delle quotate, infatti, lascia Wall Street in rosso. visto che oltre la metà delle società di Wall Street chiude la sua vita da quotata in rosso.

Magie della “new economy”, ma non solo: del ristretto club fanno parte anche Altria (Philip Morris), Exxon, Apple, General Electric, Microsoft e Ibm. Certo, per diventare ricchi grazie a loro bisogna scommetterci in fretta e avere il coraggio di tenerle anche nelle difficoltà. Come quando Amazon perse il 95% del suo valore dopo la bolla delle dot.com nel 2000.

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Un giovane Jeff Bezos agli inizi di Amazon