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Da dove cominciare per investire in Borsa

Hai un gruzzoletto che non vuoi lasciare a dormire sul conto corrente e hai deciso di investire in Borsa? Le nozioni base per avvicinarti a questo mondo

Investire in Borsa è una tentazione per chiunque. Hai un gruzzoletto e non vuoI lasciarlo a riposare sul conto corrente? Sogni di fare tanti soldi in fretta? La risposta a ogni desiderio sembra quella di investire in Borsa, ma non si tratta di un’avventura facile. Soprattutto per chi è poco avvezzo a questo mondo. Per scegliere in modo consapevole ed evitare brutte sorprese, dovete conoscere tutto dell’avventura che stare per intraprendere.

Investire in Borsa: da dove cominciare

Per investire in Borsa bisogna saper rispondere innanzitutto a una domanda: che cos’è la Borsa valori? Si trata di un mercato organizzato e regolamentato in cui si acquistano e si vendono strumenti finanziari e valute. Gli strumenti finanziari (o titoli finanziari, o prodotti finanziari) sono obbligazioni e azioni. Le prime rappresentano debiti di istituzioni o di imprese. Le seconde sono invece quote del capitale delle imprese quotate. Esistono anche altri titoli scambiati, i cosiddetti derivati (futures opzioni covered warrant e i fondi indice Etf), ma forse è meglio lasciarli ai professionisti. La Borsa come l’avete vista nei film non esiste più, con i broker a urlare in maniche di camicia: è tutto gestito da un sistema elettronico con un’unità centrale, una rete di trasmissione dati e una serie di terminali. Bisogna dunque avere un intermediario per investire in Borsa.

A che cosa serve la Borsa valori

Chi vuole investire in Borsa punta a far fruttare i suoi capitali, chi si quota in borsa vuole attirare quei capitali per investirli in nuovi progetti e attività economiche. La Borsa è dunque il luogo dove si incontrano la domanda di denaro – da parte di chi emette titoli finanziari – e l’offerta. La regolamentazione della Borsa e l’attività di sorveglianza sul rispetto dei regolamenti – affidate in Italia alla Consob – hanno lo scopo di favorire la correttezza e la sicurezza degli scambi.

INVESTIRE NELL’ORO: COME FARE

Gli indici di Borsa

La Borsa di Milano, anche nota come Piazza Affari è composta dal mercato telematico azionario (MTA), a sua volta suddiviso in altri due segmenti: il mercato primario e quello secondario. Sul primo vengono negoziati i titoli di nuova emissione, sul secondo i titoli già in circolazione.

I titoli sono raccolto in panieri, il cui andamento è rappresentato dagli indici di Borsa. Questo ono importanti essenzialmente per due motivi. Il primo è che rappresentano sinteticamente l’andamento di un mercato, ma sono anche punto di riferimento per valutare i risultati di una strategia di investimento o di una gestione di un portafoglio (benchmark). Gli indici più noti sono quelli di Wall Street: Dow Jones (nato nel 1896 e composto dai 30 titoli industriali più importanti), Nasdaq Composite (titoli tecnologici) e S&P 500 (creato da Standard & Poor’s nel 1957 con i dati delle 500 aziende a maggiore capitalizzazione). Altri indici importanti a livello mondiale sono il giapponese Nikkei 225 (Giappone) e il tedesco Dax 30. In Italia il più seguito è il Ftse Mib, composto dalle 40 società italiane a maggiore capitalizzazione quotate sul mercato telematico azionario (MTA).

Perché investire in Borsa?

Prima di investire in Borsa bisogna capire qual è l’obiettivo di una simile iniziativa. In linea di massima, si possono perseguire tre traguardi: far crescere il capitale, quando ad esempio sale il valore dei titoli in portafoglio; garantirsi are una rendita periodica, fatta di interessi sulle obbligazioni o di dividendi azionari; oppure proteggere il capitale dall’inflazione, e cioè mantenerne costante il potere d’acquisto nel tempo. La cosa più importante? Non si possono ottenere tutti e tre insieme, ma si possono costruire portafogli con titoli misti per provare a garantirsi qualcosa sotto ogni punto di vista.

Quindi che cosa volete fare dei vostri soldi? Che sia acquistare un’auto nuova, avere i soldi per far studiare i figli o garantirsi una integrazione di reddito per la pensione. Idealmente, ogni obiettivo ha una sua asset allocation ideale, e che tenga conto anche dei diversi orizzonti temporali.

Il rischio finanziario

Perché allora è importante prima di tutto sapere che cosa si vuole fare dei propri soldi? Perché investire in Borsa, in qualunque modo lo si faccia, è un’operazione che comporta un rischio finanziario. Le cose possono andare male, si può ottenere meno di quanto sperato o addirittura perdere molti soldi. Esistono diversi aspetti del rischio:

  • specifico: legato all’andamento del singolo strumento che abbiamo acquistato

  • sistematico: legato all’oscillazione del mercato finanziario

  • del gestore: legato alle competenze di chi gestisce il vostro denaro, che sia il gestore di un fondo di investimento, o un promotore finanziario o il consulente a cui vi siete affidati

  • di market timing: e cioè la possibilità di sbagliare il momento di entrata e/o di uscita dal mercato

  • di liquidità: la possibilità di dover vendere un titolo che ha poco mercato (si dice titolo poco liquido) e spuntare un prezzo basso

  • valutario: quando si acquista un titolo denominato in valuta estera il rendimento dipenderà anche dal rapporto tra la valuta e l’euro.

Così quando andate a decidere come e dove investire i vostri soldi, dovete valutare attentamente il profilo di rischio di ogni decisione. Le azioni possono farvi guadagnare molto, proprio perché il loro prezzo è mutevole. Le obbligazioni hanno un prezzo più stabile che vuol dire garanzie maggiori nel breve e medio periodo (nel lungo, tendenzialmente, i mercati salgono). Spesso, dunque, è meglio scegliere un portafoglio misto, con strumenti di rischio diverso. Per comporlo, però, serve tempo e competenza, oppure l’aiuto di un intermediario esperto.