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Effetto Brexit: le banche inglesi pronte a lasciare il Regno Unito

I grandi istituti di credito sarebbero pronti a muoversi nel 2017, mentre la “fuga” delle piccole banche è prevista già entro Natale 2016. Le destinazioni scelte: Dublino, Francoforte, Parigi e Vienna

Le banche inglesi preparano le valigie. A sostenerlo è Anthony Browne, capo della British Bankers’ Association (Bba). Intervistato dall’Observer, ha dichiarato: «Le mani dei banchieri sono già sul tasto trasloco». Sarebbe anche già stata definita la tempistica: le grandi realtà bancarie britanniche si trasferiranno fuori dal Regno Unito nei primi mesi del 2017, mentre le realtà più piccole lasceranno la patria già entro Natale. La ragione è riassumibile in una sola parola: Brexit. «Il dibattito pubblico e politico sulla Brexit ci sta portando sulla direzione sbagliata: la hard Brexit», ha aggiunto Browne. A impensierire è il fatto che una delle conseguenze della hard Brexit è la perdita, da parte del Regno Unito, dei diritti di passaporto: a oggi tali diritti permettono la circolazione e la vendita di prodotti e servizi, in primis assicurativi e finanziari, in tutta l’Unione senza la necessità di fornire autorizzazioni aggiuntive o applicare imposte particolari.

LE RAGIONI. Il settore bancario teme dunque ripercussioni in seguito all’approvazione del referendum, verso il quale il comparto aveva già dichiarato la propria contrarietà. D’altronde più di un leader europeo ha espresso la propria contrarietà all’hard Brexit. Tra questi, figurerebbe François Hollande: il presidente francese ha dichiarato che la hard Brexit si tradurrà per il Regno in un duro negoziato. «La banche potranno anche sperare per il futuro migliore, ma devono pianificare per affrontare il peggio», continua Browne. «La maggior parte degli istituti di credito internazionali sta già decidendo quali divisioni trasferire, entro quando e come. Londra sopravvivrà come centro finanziario internazionale». Tra le destinazioni individuate: Dublino, Francoforte, Parigi e Vienna.

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Un tramonto sul distretto finanziario di Londra © Getty Images