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Figli a carico: gli sgravi per il 2018

Tutte le novità 2018 e i nuovi tetti di reddito per gli sgravi fiscali per i figli a carico

Sgravi fiscali figli a carico, ecco le novità 2018. Le detrazioni per chi ha figli a carico consentono a presenta la dichiarazione dei redditi 2018, tramite modello 730 o modello Redditi ex Unico, di poter detrarre le spese che il contribuente ha sostenuto nel corso del 2017 per i figli maggiorenni e minorenni e per i figli portatori di handicap. La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto una novità molto importante in questo ambito: è stato innalzato infatti il tetto di reddito entro il quale i figli possono essere considerati a carico fiscale dei genitori. Dal 2019, il nuovo limite di reddito per i figli a carico è stato aumentato e passa dagli attuali 2.840 a 4.000 euro fino a 24 anni.

Sgravi fiscali figli a carico: novità 2018

Gli sgravi fiscali per i figli a carico sono riconosciute dall’articolo 12 del TIUR che ne stabilisce i termini e le condizioni per il riconoscimento delle detrazioni per i figli a carico, siano essi naturali riconosciuti che adottati, affidati o affiliati. Si ha diritto alla detrazione per ogni figlio considerato fiscalmente a carico dei genitori a patto che sia titolare di un reddito complessivo IRPEF non superiore a 2.840,51 euro e dal 2019, non superiore a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni (al lordo degli oneri deducibili) di reddito complessivo Irpef soggetto a tassazione ordinaria.

Gli importi e il calcolo

A quanto ammontano gli sgravi fiscali per i figli a carico? Ecco nello specifico gli importi validi per il 2018:

– da 800 a 950 euro, per ogni figlio dai tre anni in su;

– da 900 a 1.220 euro, per ogni figlio sotto i tre anni;

– da 220 a 400 euro, l’importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap.

Il calcolo degli sgravi fiscali per i figli a carico va effettuato sulla base dell’importo della detrazione base moltiplicata per il quoziente tra 95 mila euro reddito teorico, meno il reddito complessivo, il tutto diviso per euro 95 mila euro. In presenza di più figli, l’importo di 95 mila euro è aumentato per tutti di 15 mila euro per ogni figlio successivo al primo. Pertanto, il beneficio della detrazione fiscale per i figli a carico diventa inversamente proporzionale al reddito complessivo, fino ad “azzerarsi” in presenza di redditi elevati.

Ecco la formula:

detrazione base = 950000 – reddito complessivo/95.0000.

Come si divide tra i genitori?

Un altro aspetto fondamentale degli sgravi fiscali per i figli a carico è la divisione tra i genitori. Ecco come va calcolata:

  • Genitori non legalmente ed effettivamente separati: la detrazione può essere suddivisa al 50% oppure attribuita interamente al genitore che possiede un reddito complessivo più elevato.

  • Separazione legale ed effettiva o di annullamento, o in caso di divorzio, la detrazione d’imposta spetta al genitore affidatario, salvo un diverso accordo tra le parti.

  • Genitori separati con affidamento congiunto o condiviso, la detrazione è ripartibile tra i genitori nella misura del 50%, salvo un diverso accordo che attribuisca l’intera detrazione al genitore che ha il reddito più elevato.

  • Genitori Coniugati: 50% tra i genitori, oppure, 100% al genitore con reddito complessivo più alto.

  • Genitori Separati: 100% al genitore affidatario, oppure, al 50% tra i genitori in caso di affidamento congiunto ocondiviso oppure, 100% al genitore con reddito complessivo più alto, oppure, in caso di incapienza di uno dei genitori 100% al genitore che risulta capiente, indipendentemente dal reddito.

  • Genitori Non Sposati: In presenza di un provvedimento per l’affidamento dei figli è applicabile quanto previsto per i genitori separati. In assenza di un provvedimento per l’affidamento dei figli è applicabile quanto previsto per i genitori coniugati.