Silvio Berlusconi © European Union, 2011

Esame superato. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

L’Italia ha superato l’esame di riparazione. Il documento inviato dal governo contenete le misure da adottare per rilanciare la crescita e lo sviluppo economico del Paese (con tanto di scadenze temporali) è stato approvato dal Consiglio europeo, riunitosi nella serata di mercoledì 26 ottobre a Bruxelles per approvare una serie di misure anti-crisi. Quasi scontata l’approvazione dei vertice Ue, anche perché il testo redatto dall’esecutivo italiano sarebbe stato ‘costruito’ in stretto contatto telefonico con Bruxelles. Tralasciando le piccole tensioni Italia-Francia e Italia-Germania per l’ormai nota ironia dei vertici franco-tedeschi nel valutare l’affidabilità del premier Berlusconi, il piano anticrisi italiano piace all’Unione che, però, rimarca la necessità che le misure trovino attuazione il prima possibile. Josè Manuel Barroso parla di “impegni molto concreti” per raggiungere obiettivi “molto precisi”. Anche se ora, aggiunge il presidente della Commissione, ci sarà un “monitoraggio” costante da parte di Bruxelles sulla messa in pratica dei provvedimenti. Anche Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, loda lo sforzo italiano, ma chiede che entro dicembre siano definiti i dettagli sull'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni.
Incassato il sì del Consiglio europeo, il presidente del Consiglio Berlusconi ha poi invitato il Parlamento italiano a rispettare gli impegni, altrimenti “non saremo più credibili”. Esclusi rischi di scontri sociali sul modello della Grecia a causa delle misure sulla flessibilità del lavoro: “Noi non abbiamo tagliato gli stipendi o licenziato i dipendenti pubbllici” e quindi la situazione è “assolutamente gestibile”.

Il testo integrale della lettera italiana