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Italiani bravi a risparmiare, molto poco a investire

Il 57% vuole proteggere il proprio capitale e presta grande attenzione alla pianificazione finanziaria, ma non si fida dei prodotti di investimento

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Gli italiani? molto bravi a risparmiare, ma molto poco a investire. Secondo l’indagine di Swg per Cnp Partners, i nostri connazionali dimostrano una spiccata attitudine alla prudenza quando si tratta di pianificare il risparmio. Il 57% del campione rientra nel profilo dei parsimoniosi, ossia di coloro che vogliono proteggere il proprio capitale e prestano grande attenzione alla pianificazione finanziaria, ma non si fidano dei prodotti di investimento tanto che nell’88% dei casi scelgono di dirottare i propri soldi su un conto corrente, nel 34% dei casi su immobili e nel 26% sulle assicurazioni sulla vita. Gettonati anche i fondi pensione (24%) e i buoni postali (23%). Per quanto riguarda le abitudini di spesa, escluso il cibo (29%), il resto dei consumi è diviso fra casa, salute e viaggi (10%). Il 38% degli intervistati rientra, invece, nel profilo dell’edonista, che non ama la pianificazione finanziaria e ama spendere, anche cifre superiori a quelle che guadagna. L’82% degli edonisti ha un conto corrente, mentre solo il 9% ha investimenti in titoli di Stato o obbligazioni e l’8% in polizze a capitale garantito.

Il terzo profilo è costituito dagli audaci (17% del totale), i più propensi agli investimenti: si tratta, infatti, di persone che si definiscono investitori attivi e che sono disposti a correre dei rischi pur di assicurarsi un guadagno. E, infatti, il 34% di loro ha investimenti in azioni o in assicurazioni sulla vita. Questi individui, che sono prevalentemente con scolarità alta e un reddito famigliare elevato, dedicano una fetta importante dei consumi alle vacanze, con una media di 4,7 weekend all’anno. Infine, ci sono i prudenti (10%), che prestano molta attenzione alla pianificazione finanziaria, diversificano e si accontentano di guadagni bassi. Il 46% punta sul mattone, il 40% su assicurazioni vita e il 37% sui fondi. In media possiedono 5,5 prodotti, contro una media pari a 3.

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