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Passera: “La metà degli italiani soffre la mancanza di lavoro”

“La crisi non sta mettendo a rischio solo i consumi e gli investimenti”, sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, convinto che “il momento più difficile è ora”

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E’ un disagio reale, diffuso, quello della mancanza del lavoro in Italia; un problema che il 50% degli italiani sperimenta sulla propria pelle. Si tratta di dati allarmanti, ben superiori alle statistiche, avvalorati dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: “Il disagio sociale legato alla mancanza di lavoro è più ampio di quello che le statistiche dicono”, ha affermato il ministro parlando in occasione dell’assemblea di Rete Imprese Italia. ”Se mettiamo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi – ha spiegato –arriviamo a 5-6, forse 7 milioni di persone; se moltiplichiamo per i loro familiari arriviamo alla metà della nostra società”. A rischio non ci sarebbero solo consumi, ma la stessa “tenuta economica e sociale del Paese – ha aggiunto Passera – Abbiamo già visto (in Europa, ndr) come a valle di periodi di recessione troppo prolungati nascono movimenti di intolleranza all’interno delle società. Nel nostro Paese fortunatamente abbiamo una società forte e una coesione sociale altrettanto forte, però dobbiamo fare di tutto per favorire il riavvio dell’economica e della creazione di posti di lavoro per evitare che ci siano effetti negativi”.

L’EUROPA SMETTA DI PARLARE DI CRESCITA, LA FACCIA. Per rilanciare l’economia serve la crescita, servono investimenti. “Il momento più difficile è ora” perché “siamo a valle di dieci anni di non crescita”. Le misure del governo tecnico hanno pesato, ha ammesso Passera, ma “bisognava evitare che si scivolasse in una situazione tipo la Grecia e questo è stato fatto grazie a Monti”. Ora, ha aggiunto, “Stiamo lavorando tutti per la crescita. Dobbiamo convincere l’Europa che talune tipologie di investimento non possono essere considerate alla stregua della spesa corrente. Per costruire futuro – ha aggiunto –faremo di tutto e Monti ha credibilità e ruolo per convincere l’Europa a togliere da certi vincoli del fiscal compact talune tipologie di investimento”. E parlando di Europa, Passera non ha rinunciato a una stoccata nei confronti dell’Unione: “Deve smettere di parlare di crescita, ma farla, con l’intelligenza di saper distinguere gli investimenti che creano sviluppo”.

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Corrado Passera