
Nove miliardi: tanto potrebbe valere l'export agroalimentare italiano nel 2015 © Getty Images
Il rilancio italiano passa per l’Arabia Saudita. È quanto emerge dalla export map realizzata da Sace: il gruppo, controllato al 100% dalla Cassa depositi e prestiti, ha mappato i Paesi con il più alto tasso di opportunità per l’export italiano, considerando come variabili rilevanti il valore dei beni esportati a oggi, le previsioni di crescita dell’export italiano al 2018, la concentrazione dell’import nel Paese in analisi e l’attuale quota esistente di mercato italiana.
Il risultato è una Top 10 che vede svettare al primo posto, con 85 punti su 100, l’Arabia Saudita, davanti al Regno Unito (79 punti). Il terzo gradino del podio se lo spartiscono invece Emirati Arabi Uniti e Germania, entrambe quotate 78 punti. Seguono, a sorpresa, il Belgio (77), l’Algeria (76) la Corea del Sud (74). Solo settima la Cina, il cui punteggio, pari a 74, è analogo a quello di Australia, Qatar, Paesi Bassi. Agli Usa è stato assegnato un punteggio addirittura inferiore: 72.
Sempre stando all’analisi di Sace, nel 2015 l’export italiano crescerà del 3,9% nel 2015, per poi salire ulteriormente tra il 2016 e il 2018 e attestarsi nella parte finale sul 5%. A trainare sarà soprattutto il settore agroalimentare, il cui export è dato in crescita del 4,5% nel 2015 e del 6,5% tra il 2016 e il 2018. Tradotto in euro: il settore varrebbe 7 miliardi nel food e 2 miliardi nel comparto dei macchinari per l’agricoltura e l’industria.