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Lo chiamavano Ice

Soppresso dal governo Berlusconi, l’Istituto per il Commercio estero è stato reintrodotto dal governo Monti, con un diverso nome e alcune novità

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Destinato a morire e poi risorto all’improvviso come l’Araba Fenice. È questa la parabola dell’Ice, l’Istituto per il Commercio estero che per anni si è occupato di promuovere il made in Italy nel mondo e di dare una spinta all’export nazionale. Lo scorso anno, il governo Berlusconi aveva deciso all’improvviso di sopprimere l’ente. L’obiettivo era di ottenere dei risparmi di spesa, mettendo fine alle attività di un istituto che molte aziende non consideravano all’altezza dei compiti affidatigli. Poi, però, dal mondo imprenditoriale si sono levate anche alcune voci in difesa dell’Ice che, almeno in alcuni Paesi, ha dimostrato di funzionare bene. Per questo il governo Monti, con l’ultima manovra economica ribattezzata Decreto Salva-Italia, ha deciso di far resuscitare l’istituto, seppur con diverse sembianze e un nome tutto nuovo. Si chiamerà Agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e, nella gestione delle proprie attività, coinvolgerà anche i rappresentanti delle aziende. Grazie alla nascita di questo nuovo ente, sono stati messi in salvo oltre 110 eventi di promozione del made in Italy all’estero, già messi in calendario dall’Ice per il 2012 e che rischiavano di saltare.

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