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Italia ferma e crescita azzerata nel 2019: l’allarme di Confindustria

Manovra inadeguata, crollo di fiducia nelle imprese, occupazione in calo: sono alcuni dei fattori che stanno affossando la nostra economia

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I prossimi mesi potrebbero essere ancora più duri del previsto per l’Italia. Dopo le stime pessimistiche elaborate da Europa, Ocse e altre voci autorevoli, ora arrivano quelle decisamente preoccupanti di Confindustria. Il Centro studi dell’associazione degli industriali, infatti, vede una “Italia ferma” e azzera le previsioni per il Pil 2019, dopo il ribasso dell’ottobre scorso (al +0,9%). Per quali ragioni? Fra i fattori che stanno influendo negativamente sulla nostra economia ci sono “una manovra di bilancio poco orientata alla crescita”, “l’aumento del premio di rischio che gli investitori chiedono” sui titoli pubblici italiani, “il progressivo crollo della fiducia delle imprese”. Ma non solo. Non bisogna dimenticare che, dopo quattro anni di aumento, gli investimenti privati sono in calo (-2,5%, escluse costruzioni), e che il lavoro sta diventando di nuovo un problema. Infatti, se nei primi sei mesi del 2018 l’occupazione è cresciuta di 198.000 unità, nel II semestre è calata di 84.000. E quest’anno la situazione rimarrà sostanzialmente invariata, con un incremento solo dello 0,1%. Il risultato di tutto ciò? “Nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera” avverte Confindustria.

Confindustria prospetta un nuovo aumento delle tasse

Secondo Confindustria, per cercare di risollevare la nostra economia e non far salire ulteriormente il deficit pubblico, sarà inevitabile procedere un nuovo aumento delle tasse. I nuovi accordi con la Cina potrebbero avere effetti positivi, ma occorrerà molta cautela per non creare tensioni o addirittura rotture con gli Stati Uniti.Ma c’è chi non è d’accordo con questo quadro allarmistico e pessimistico. Secondo Matteo Salvini, le previsioni di Confindustria “verranno smentite clamorosamente dai fatti. È pieno di gufi. Ci hanno sempre “cannato” in passato”.

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Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia © Getty Images