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Investire in cultura fa bene alle imprese: il ritorno supera le spese

Accresce la reputazione aziendale, aumenta la considerazione dei clienti, afferma il brand: sono solo alcuni dei vantaggi degli investimenti culturali

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La cultura fa bene, anche al portafoglio. Ogni euro speso per organizzare e gestire un evento culturale, infatti, genera, fra acquisti di beni e acquisti di servizi, effetti economici positivi per oltre due euro e mezzo. È quanto emerge dall’indagine Investire in cultura realizzata da RsmMakno per Impresa Cultura Italia-Confcommercio e diffusa in occasione del convegno Più cultura, più crescita. Amministrazioni, attività professionali, esercizi commerciali e ricettivi non sono gli unici a guadagnare da spettacoli e iniziative culturali. Anche le imprese ne traggono profitto: il 26% delle imprese coinvolte nella ricerca ha ammesso che, a parità di investimento effettuato, quello in cultura genera un ritorno almeno uguale a quello ottenuto con le spese effettuate nelle tradizionali attività di advertising e/o di marketing communication. Per il 10% il ritorno è addirittura maggiore. Senza contare i ritorni indiretti: secondo il 33% del campione l’investimento in cultura accresce la reputazione aziendale, protegge dai rischi del mercato e aumenta la considerazione da parte dei clienti e dei consumatori, mentre per il 30% aiuta l’affermazione del brand aziendale e per il 27% contribuisce a un migliore approccio con il cliente con evidenti ricadute a livello commerciale.

Sarà per questo che oltre il 70% dei partecipanti considera il sostegno a progetti ed eventi culturali strategico e che, dopo i tagli degli anni scorsi, ora i fondi destinati alla cultura hanno ricominciato a crescere: il 36% delle aziende ha dichiarato di aver ripreso a investire in questo ambito negli ultimi tre anni. Ma in che modo le imprese sostengono la cultura? Il 47% fornisce “solo” un contributo economico. Il 21%, invece, offre anche servizi, entrando nel merito dei contenuti e dell’organizzazione dell’evento/progetto culturale. Nel 20% dei casi l’intervento è multiplo e comprende pure il contributo in competenze e la co-progettazione degli eventi.

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Photo by Joshua Earle on Unsplash