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Inps: a gennaio tornano a salire i contratti a tempo indeterminato

Nel settore privato, le assunzioni sono aumentate del 22,1% rispetto al 2017. Vero e proprio boom per quelle stabili

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Buone notizie dal mondo del lavoro. Secondo i dati ufficiali dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, infatti, nel mese di gennaio le assunzioni nel settore privato sono state 655.000: il 22,1% in più rispetto a gennaio 2017. Ma i dati positivi non finiscono qui: c’è da segnalare anche l’aumento, dopo sette mesi, dei contratti di lavoro stabili, a +11,9%. Sempre a gennaio, il saldo tra assunzioni e cessazioni a tempo indeterminato, comprese le trasformazioni di apprendisti e lavoratori a tempo determinato, è tornato positivo e si è attestato a quota 70.190. Un miglioramento che, secondo gli esperti, si deve in gran parte ai nuovi sgravi introdotti dalla legge di Bilancio 2018, che favoriscono le assunzioni di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato.

In crescita non solo i contratti a tempo indeterminato

In realtà, non solo i contratti a tempo indeterminato, ma tutte le voci sono in aumento rispetto allo stesso periodo del 2017. I contratti a tempo determinato (tra nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a termine e da apprendistato) sono stati oltre 190.000, a fronte di 119.826 cessazioni, per un rialzo del +18,3%. I contratti di apprendistato hanno fatto registrate un +29,6%, i contratti stagionali un +18,5%, i contratti in somministrazione un +26,8% e i contratti intermittenti un +83,6%. In crescita anche le cessazioni, del 15,9%. L’Istituto ha reso noto che “a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti rilevati, soprattutto tempo determinato e somministrazione, fanno eccezione i rapporti a tempo indeterminato (-6,6%)”.